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Piccola Enciclopedia di (/fuochi
1. Obi Iia un 3 a principio di partita, lo giuoca : raramente l'avversario avrà l'asso dello stesso pallio.
2. Non si scarta mai — o il meno che si può nel pallio di cui si possiede l'asso, per non dare agio all'avversario di fare il 3, se lo ha.
3. Si giuoca il re della sequenza di cui s'ha il 3. In caso contrario si conserva per prendere la, donna o il fante.
4. In talune regioni è permesso il rifiuto (cioè: giuocare carte diverse dal seme richiesto dallo scarto di chi, per primo, mette carta in ta vola), in tal'altre no. Però, il diritto al rifiuto è riconosciuto dalla generalità e rispettato.
5. 11 primo che raggiunge il numero di punti sta hi 1 ito guadagna.
G. Impattando i punti, si comincia da capo la partita ; ma non quando si impatta durante la serie delle partite per raggiungere la vittoria; sibbene nella partita che decide di questa,
7. I punti si contano come a briscola.
15° — L'uomo i/auvergnh.
È un giuoco che deriva dal trionfo. Si giuoca in due, in tre, sino a 6 persone, con un mazzo di 32 carte. Se, però i giuocatori sono due o tre, le carte saranno 28 e dalle 32 si leveranno i sette.
Le carte hanno il valore solito: re, dorma, fante, asso, dieci, nove, otto e sette, se i sette sono nel giuoco.
Determinato chi deve essere di mano, chi mescola le carte, le fa alzare al giuocatore di sinistra e dà a ciascuno prima due e poi, nel secondo giro, tre carte. Tante ne tiene per sè.
Allora scopre la carta del trionfo; i giuocatori