Pìccola Endolopedìa di giuochi
lilii del Bridge all'incanto, ch'è quella maggior -mente giuocata da due, da tre o da quattro persone, divise io schiera contraria. Queste regole trovano un eerto riscontro — quando si giuochi senza atout — in quelle del tresette con e senza il morto, esaltate in prosa e in versi dal famoso Chitarrella, venerando sacerdote di tempi lontani.
Generalità.
Determinati i compagni, il giuoco s'inizia con una specie di asta, (incauto) nel line di stabilire il colore di un mazzo di 52 carte clic deve dominare e il numero dei senza atout.
Ogni giuocatore riceve tredici carte da giuocarsi una alla volta, dando in tal guisa campo a tredici prese o levate.
Il Bridge si giuoca in due modi : con e senza atout. Dichiarare atout significa imporre uno dei colori (semi), e quando un giuocatore è privo di carte del colore dominante, può prendere con una carta del colore dichiarato, cioè : tagliare con atout.
Il giuoco senza atout, invece, si svolge senza colore dominante, ed allora tatti i colori hanno lo stesso valore.
Rispondere al colore con lo stesso colore è di rigore, mentre le dichiarazioni hanno valore diverso. Una presa senza atout vale 10 punti ; di picche 9; di cuori 8; di quadri 7; di fiori fi.
Le prese sono di due specie : sei obbligatorie e quelle dell'incanto, che variano a seconda delle dichiarazioni, e non possono essere più di sette.
Ogni partita si compone di tre mani di 30 punti, e vince il partito che per primo riesce a fare la terza mano di 30 punti, o a farne due consecutive.
Quando un partito fa tutte le 13 prese dà cappotto