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Piccola Enciclopedia di giuochi e passatempi per giovani ed adulti

Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1929, pagine 584

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Olluntadue giuochi ili curie non proibiti e proibiti 39
   1G. Al Mittigati in tre.
   17. Al Consiglio coll'intiero mazzo dei tarocchi.
   18. Al Consiglio castrato.
   La maggior parte di questi giuochi sono caduti in disuso ad eccezione della partila in quattro e del venticinque in tre, dei quali seguono succintamente le norme.
   3° — I tarocchi in quattro.
   È sempre il Codice piemontese pel giuoco dei tarocchi, che consiglia.
   Il giuoco fallo consumato farà, perdere la distribuzione, ossia la ni ano. Se poi succede nell'ultimo scarto, allora si perde la, partita semplice, quando quegli che Io commette non ecceda in vincita trentasei punti.
   Non eccedendosi questo numero, e rimanendo a soli trentasei, la partita non sarà nè vinta nè perduta ; poiché, perdendo trentasei, col giuoco fallo consumato, rimane in pace, e pagando l'onoranza di dieci punti segue lo scarto a chi succede,
   Il rifiuto, o rinnegamento, quand'è fatto ad arte e con malizia, paga la partita, come si disse nel giuoco precedente.
   Lo scarto dei tarocchi, quando non ve ne siano altri, è permesso: quello degli onori è vietato rigorosamente.
   Ogni onore vale per cinque punti.
   In questo giuoco è proibito ogni qualunque parola, o segno particolare, tendente a scoprire il giuoco del compagno a danno degli avversari; sono perù permessi ì segni di convenzione fatti sulla tavola secondo l'uso.