Ottantaduc yhioclU (li carte non proibiti e proibii!. 37
dare il giuoco d'altri, uè far seguo uè cenno di sorta, massime se si giuoca tra più persone. Così si eviteranno parecchi litigi, e non si correrà il rischio di soggiacere ad alcuna penale. Chi parla o fa segni, pregiudica qualche volta sè stesso come gli altri.
10. Baderai pur bene di non dare le carte quando non ti spetti, e succedendoti, cesserai di dare al primo avviso che ti venga fatto, e rimetterai il mazzo a chi di ragione : così non soggiacerai ad alcuna penale, salvo che tu sia solito farlo per abuso o malizia. Se poi le carte fossero già date, e lo scarto fatto, saranno le medesime carte ben da te, e tu che le desti pagherai a tutti la partita semplice e seguirà il giro a suo turno come se non vi fosse stato sbaglio. Chi è stato saltato abbiasi il danno in pena della sua disattenzione.
11. Nel giuoco la parola vale tutto, così bisogna andar guardingo nel dire a monte, come usasi comunemente, e quando si è detto, bisogna adattarsi al danno che ne consegue.
12. Sta pur attento a non giuocare la carta, quando non ti tocca ; e succedendoti, ritirerai subito la tua carta, se giocasi in due persone ; se in più, avrai pazienza e pagherai ciò che l'uso o l'accordo avrà stabilito. Studia pur bene prima di giocare la tua carta, perchè, giocata, non potrai più ritirarla.
l'i. Tu sarai sempre padrone di contare i tuoi punti, ma non quelli degli altri, cosicché devi stare sempre attento alle carte non giocate; da questa al Idizione dipende molte volte il buon esito del giuoco.
11. Se dirai: ho scartato, e poi volessi cambiare lo scarto, non potrai più, ancorché t'accorgessi di aver l'atto errore; ed a questo proposito ritieni bene in mente che non sì possono scartare gli onori, cioè itr il Ite, nè l'Angelo, nè il Folle, né il Bagatto,