Stai consultando: 'Piccola Enciclopedia di giuochi e passatempi per giovani ed adulti ', Jacopo Gelli

   

Pagina (47/614)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (47/614)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Piccola Enciclopedia di giuochi e passatempi per giovani ed adulti

Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1929, pagine 584

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   CAPITOLO SECONDO
   OTTANTADUE GIUOCHI DI CARTE NON PROIBITI E PROIBITI
   1° -— Le caute da giuoco.
   Le carte da giuoco souo d'invenzione sufficientemente antica, perchè le origini loro si perdono nella oscurità della barbarie del medio evo.
   Secondo le notizie raccolte da Lud. Zdekaner le carte trassero la loro origine in Toscana e, a sostegno della sua affermazione, cita la testimonianza diretta della provvisione fiorentina del 23 marzo 1370, nella quale si dice un giuoco nuovo quello dei Naibi, e a questo giuoco novello si applicano le leggi sulla zecca.
   Messa a confronto la citazione dello Zdekaner con quella di .Jacopo La Croix ('), che, basandosi sugli statuti di Assisi, afferma essere i No ibi identici alle carte da giuoco, se ne deduce che l'origine di queste è prettamente italiana.
   Partendo dall'accennato canone, nel 1709, il Merlin pubblicava una dottissima monografia sulle carte da giuoco (*), la quale ci dà notizie così precise sulle
   (i) sur les carte* à joucr.
   («) origine «oc wrte* ti jouer. Paris 1809.