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Bisogna bene intenderci sui caratteri delle immagini date dagli specchi piani. Intanto esse rappresentano vere e proprie illusioni in quanto i loro punti non sono che illusori e non son formati, là dove appariscono, da vera e propria luce. Immagini di questo genere, già lo si disse, son dette virtuali per distinguerle da altre, formate da vera e propria luce, che si dicono reali, e che si hanno in altri casi di riflessione che non sieno quelli qui considerati per gli specchi piani, o in conseguenza di altri fenomeni che considereremo in seguito.
Oltre che virtuali, gli specchi piani ci danno le immagini della
stessa grandezza dei corpi ^¦agjM luminosi.
^^mSIIIÌI E ce le danno simme-
triche rispetto agli specchi, quindi diritte, e tali - è bene avvertirlo - che non si possono, salvo per oggetti di forma speciale, in alcun modo sovrapporre
Fig. 304.
all'oggetto luminoso. Un uomo che si ponga dinanzi ad uno specchio piano vede la propria immagine tale che a prima vista la direbbe perfettamente identica in tutto a sè stesso. Non è così, e per persuadersene basta che egli si ponga un fiore all'occhiello o si metta una mano in tasca.
L'occhiello col fiore è nell' immagine a destra, se sulla persona è a sinistra. L'immagine ha la mano nella tasca destra se la persona 1' ha nella sinistra.
Due specchi piani inclinati I' uno verso 1' altro danno di un oggetto situato fra di èssi parecchie immagini dovute alle ripetute successive riflessioni dei vari raggi luminosi sui due specchi. Il numero delle immagini aumenta a misura che l'angolo formato fra questi diminuisce ed il luogo geometrico di tali immagini è una circonferenza avente il centro sullo spigolo dell'angolo formato dai due specchi, e per raggio la distanza dell'oggetto da tale spigolo. 11 numero delle immagini, contando anche l'oggetto, è uguale al quoziente ottenuto dividendo il valore della circonferenza, ossia 360u, per quello dell'angolo degli specchi. Così un angolo di 60', darebbe 6 immagini; uno di 90°, 4 immagini (Fig. 304); uno di 45°, 8 immagini; uno di 1°, 360 immagini. Se i due specchi sono
L. AMADUZZI — l. T. 13
Fig. 30S.
Fig. 306. - Immagini multiple per le riflessioni sulle due facce della grossa lastra formante lo specchio.