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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   192
   L'
   Fig. 302.
   suo ultimo, che penetra nell'occhio di un osservatore sia quella che apparisce in prossimità di F. Ebbene, 1' occhio vedrà il punto luminoso non in A dove effettivamente si
   trova, ma in un punto A' sulla direzione che ha la luce in prossimità di F là dove entra nel-1' occhio.
   Premesso questo, cerchiamo di renderci conto della formazione di immagini per parte di specchi piani, e per semplicità riferiamoci dapprima al caso in cui di fronte allo specchio si trovi (Fig. 302) un punto luminoso L. Questo punto luminoso manderà raggi in tutte le direzioni. Di quelli che investono lo specchio consideriamone per semplicità due soli, il raggio LM ed il raggio LN abbastanza vicini 1' uno all'altro. Questi raggi si rifletteranno sullo specchio secondo le note leggi della riflessione, così da dare origine ai due raggi riflessi MP ed NQ che divergeranno l'uno dall'altro e così divergenti anderanno a colpire l'occhio dell'osservatore. Questi avrà l'impressione che la luce recata dai raggi MP ed NQ gli provenga in linea retta secondo le direzioni di questi raggi medesimi, e la attribuirà al punto L' di intersezione dei loro prolungamenti.
   Questo effetto che sull'andamento della luce determina non effettivamente ma virtualmente l'occhio, viene in qualche maniera a ripetere al di là dello specchio, simmetricamente a questo, tutto ciò che realmente si ha nella diffusione della luce intorno al punto L. Quindi:
   L'immagine L di un punto L data dallo specchio è simmetrica del punto L rispetto allo specchio, si trova cioè sul prolungamento della perpendicolare abbassata da L allo specchio e ad una distanza da questo uguale alla distanza che dallo stesso specchio ha il punto luminoso L.
   Come si intende, col ragionamento precedentemente fatto, la formazione delle immagini di un punto luminoso per parte di uno specchio piano, così si intende la formazione della immagine di un oggetto luminoso qualsiasi in quanto esse può considerarsi costituito dall' insieme di infiniti punti luminosi.
   E facile evidentemente costruire per punti l'immagine di un oggetto luminoso qualsiasi, costruendo l'immagine dei punti più salienti dell'oggetto luminoso e riunendole poi con tratto continuo. Basta abbassare sul piano dello specchio le perpendicolari e prolungarle di altrettanto di quanto dista dallo specchio il punto cui ciascuna corrisponde.
   Per il caso di un corpo luminoso semplice che
   possa essere interamente rappresentato sul piano di questo foglio, quale è una linea luminosa AB della Fig. 303, è facile vedere come basti costruire, alla maniera indicata colle regole di disegno pure indicate, le immagini A e B' dei punti estremi A e B e congiungere con un segmento di retta tali immagini.
   A
   L, M
   Fig. 303.