186
L'intervallo più consonante di tutti è l'unisono, che corrisponde alla emissione di suoni aventi la stessa altezza. Il suo valore è espresso da 1/i = 1.
Si chiama accordo la produzione simultanea di più suoni consonanti.
Il più consonante di tutti gli accordi è 1' accordo perfetto maggiore, costituito da tre suoni, i cui numeri di vibrazioni stanno fra loro come i numeri 4, 5, 6, (do, mi, sol).
Meno consonante del precedente è 1' accordo perfetto minore costituito da suoni, i cui numeri di vibrazione stanno fra loro come i numeri, 10, 12, 15.
Ma torniamo alla scala musicale. A costituirla si sono scelti sette suoni che vennero denominati do, re, mi, fa, sol, la, si; ed i cui numeri di vibrazioni relativi a quelli del do sono i seguenti:
do re mi /« sol la si do
1 9 5 4 3 5 15 2
8 4 3 2 3 8
Inoltre abbiamo considerato, a continuare tale successione, il primo suono della gamma superiore, che ha come si vede un'altezza doppia del do precedente. E ovvio che dentro i limiti di udibilità dei suoni si possono considerare in successione numerose gamme. I numeri relativi indicati valgono per una qualsiasi di esse. Si designano con un indice posto in basso a destra le note di una determinata gamma. E si è convenuto di rappresentare coli' indice 1 la gamma la cui prima nota (do) ha 522 vibrazioni. La prima nota delle gamme successive più acute sarà rappresentata da doìt do3, dot ecc. e quella delle gamme più gravi da do _ j, do _ 2.
CAPITOLO XXVI.
FENOMENI ACUSTICI NELL'ATMOSFERA.
§ 189. L'atmosfera può essere sede di numerosi fenomeni acustici. A prescindere da effetti notevoli di eco specialmente in conseguenza dell' intervento di nubi meritano menzione fatti di riflessione che si attribuiscono alla modificazione di densità dell'atmosfera (§ 84) ad altitudine prossima agli 80 chilometri. Di tali fatti ne sono stati verificati frequentemente in occasione delle forti detonazioni di artiglieria nella guerra Europea ; ma il primo si ebbe in occasione della esplosione del deposito di dinamite occorrente per la costruzione della strada ferrata della Jungfrau, avvenuta il 15 novembre 1908. Tale esplosione fu nettamente sentita in una zona di 20 chilometri attorno al luogo ove avvenne. Attorno a questa zona se ne ebbe una della estensione di 100 chilometri detta dagli ingegneri della ferrovia zona di silenzio. Ma al di là della zona di silenzio si manifestò un'altra zona nella quale il rumore della esplosione fu avvertito (zona di rumore). La cosa può spiegarsi ammettendo, come mostra la figura, un fenomeno di riflessione in corrispondenza dello strato ove avrebbe luogo la variazione di densità dell'atmosfera. Col calcolo si può giustificare anche quantitativamente la manifestazione del fenomeno ammettendo che la superficie riflettente fosse ad un' altezza di 75 chilometri.
Altre osservazioni hanno avvalorato l'indicato modo di vedere, ma i fisici continuano tuttora nelle loro indagini provocando forti esplosioni in luoghi determinati ed invitando gli osservatori a segnalarle coi loro caratteri.
Da tempo, in certe località specialmente nel Senese e nelle Marche, si è rivolta 1 attenzione degli studiosi a rumori lontani, boati, senza causa apparente, ai quali si dà il nome di brontidi. A spiegarli sono state emesse varie ipotesi. La più soddisfacente è quella che li attribuisce ad effetto di risonanza in cavità profonde del suolo.
Altri fatti di acustica atmosferica sono : la migliore percezione del suono attraverso ad aria fredda che attraverso ad aria calda e la migliore percezione dei suoni provenienti da luoghi a maggiore densità di aria che non da luoghi a minore densità, dal basso verso 1' alto che non dall' alto verso il basso.
Luogo di variazione della densità
di esplosione di silenzio di rumore
Fig. 293.