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non influiscono in linea generale sull'altezza del suono. Ha influenza invece la lunghezza del tubo in quanto i numeri di vibrazione del suono più grave o fondamentale sono inversamente proporzionali alle lunghezze dei tubi.
Un tubo sonoro chiuso dà lo stesso suono di un tubo aperto avente lunghezza doppia.
Numerosissimi sono gli strumenti musicali costituiti da tubi a forma più o meno regolare. Il flauto e la tromba, noti dalla più remota antichità, hanno trovato di tempo in tempo molti compagni. Cosi il corno, il clarino, la cornetta, il trombone, 1' organo.
Intervalli - Scala musicale o gamma. E degno di nota il fatto che 1' orecchio nostro distingue la condizione particolare di certe coppie di suoni emessi successivamente o simultaneamente, caratterizzate da ciò che il rapporto fra i numeri di vibrazione dei due suoni ha un valore ben determinato.
Così fra certi suoni che servono di base alla musica e che costituiscono la scala musicale esistono due a due rapporti di altezze ben determinati.
Siffatti rapporti si chiamano intervalli, e potremo quindi dire che il nostro orecchio ha l'attitudine a percepire e a distinguere gli intervalli musicali.
Chi non distingue la successione di sette suoni o note costituenti la scala musicale? Gli è perchè si riconoscono gli intervalli fra i suoni della scala presi due a due successivamente.
Sono intervalli consonanti, vale a dire ben graditi all'orecchio, sebbene con grado di consonanza vario, l'ottava, la quinta, la quarta, la terza maggiore espressi dalle fra-
zioni Vi ' Vi ' Va ' &U-
§ 188. L' organo della voce e dell'udito. — Un tubo sonoro speciale costituito dalle cavità procedenti dalle corde vocali alle labbra è 1' organo vocale umano. L'imboccatura o parte nella quale si emette il suono sarebbe data dalle corde vocali.
L' organo atto a percepire i suoni è, ben si sa, l'orecchio, la costituzione del quale può in linea sommaria e schematica ritenersi definita come segue.
Una parte esterna (Fig. 292) costituita dal padiglione (a, l) e dal condotto uditivo (cu) serve a raccogliere ed a dirigere le onde sonore sino alla membrana del timpano (/) che limita da un lato la parte media dell' o-recchio e che entro a questa è continuata dalla catena (m) degli ossicini (martello, incudine, osso lentico-lare, staffa) terminante a ridosso della così detta finestra ovale. Al di là di questa sta l'orecchio interno a costituzione complessa. Diremo che
in esso, su una membrana nuotante in un liquido, stanno numerosissime terminazioni de! nervo acustico, destinato a trasmettere al cervello le sensazioni sonore.
Come si può ritenere che avvenga la percezione dei suoni per parte dell'orecchio? E difficile dirlo. Si pensa nelle linee generali che le numerose terminazioni del nervo acustico abbiano la possibilità di vibrare ciascuna con un determinato periodo vibratorio, e che quando, trasmesse dall'orecchio esterno e medio sino all' interno, le onde provocate da un corpo sonoro, raggiungono l'orecchio interno, entrino per risonanza in vibrazione quelle terminazioni con periodo vibratorio corrispondente all' altezza dei suoni semplici costituenti il suono trasmesso. Dalle terminazioni nervose la sensazione attraverso il nervo acustico raggiungerebbe poi il cervello.
Questo modo di vedere giustifica diversi fatti inerenti alla percezione dei suoni in particolare tutti quelli che sono il fondamento della musica. Così si spiega il perchè della sensazione gradevole dovuta all' associazione di certi suoni, ed il perchè della sensazione sgradevole dovuta all' associazione di certi altri.
Fif. 292.