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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   percosso, si mette in vibrazione se gli si avvicina un altro diapason (Fig. 288) che emetta un suono di uguale
   altezza di quella di n?-    cui esso è capace. lijt^ .A^Hàr,
   Parimenti una corda in prossimità di altra corda vibrante ; cosi una corda ed un diapason; cosi una colonna d'aria ed un diapason od una corda ed un tubo sonoro.
   Sono le onde sonore propagantisi tutt' intorno al corpo direttamente eccita-
   tempo chiamato delle
   vibrazioni simpatiche Fig 2S8. - Eccitando uno dei diapason, l'altro entra in vibrazione per risonanza
   perchè si^ attribuiva Questa risonanza è agevolata dalle casse di risonanza dei due diapason, a una particolare simpatia fra i due corpi.
   Sulla risonanza è basato l'uso delle casse di risonanza destinate a rinforzare colle vibrazioni dell'aria in esse contenuta, il suono del diapason su di esse fissato. Debbono naturalmente avere dimensioni determinate in corrispondenza di un diapason determinato. La cassa di risonanza di un diapason non è la cassa adatta per un altro diapason capace di dare un suono di diversa altezza di quello del primo (Fig. 288).
   ¦
   § 185. Le corde sonore. — Sinora ci siamo occupati dei caratteri distintivi di un suono, della maniera di propagarsi del suono e di qualche fatto conseguente. Occorre adesso studiare qualche forma tipica semplice di corpo sonoro. I principali tipi di corpi sonori sono le corde, le membrane, le lamine, le verghe, i tubi sonori. Con opportune combinazioni o più spesso con opportune e felici complicazioni di queste forme semplici si ottengono poi i vari strumenti musicali.
   In acustica si chiamano corde corpi in forma di fili, in metallo od in budello, abbastanza tesi per essere elastici. Si fanno vibrare trasversalmente, pizzicandoli (arpa), strofinandoli (violino), battendoli (piano).
   Lo studio delle vibrazioni delle corde porta a stabilire che i numeri di vibrazione dei suoni emessi da una corda sono, a parità di tutte le altre circostanze, tanto più piccoli quanto più la corda è lunga e grossa. Variano colla tensione é colla natura della corda.
   § 186. Il fonografo - Le
   Fig. 289. - Sezione del fonografo.
   lamine sonore e le verghe. —
   Il fonografo, inventato da Edison nel 1878 e perfezionato in seguito, registra le vibrazioni della voce, o di un corpo sonoro qualunque, e si serve delle impressioni cosi ottenute per riprodurre quella qualsiasi voce o quel qualsiasi suono.
   L'apparecchio si compone di un cilindro che ha per asse una vite mobile nella propria madrevite, e tale quindi da spostare e da far ruotare nel contempo il cilindro quando essa giri. Il cilindro è rivestito da uno strato di cera capace di sentire le impressioni di un piccolo stilo che si rivolge verso di esso e che