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Fig. 284. - Il suono emesso da un orologio in moto posto nel fuoco di uno specchio metallico parabolico viene per riflessione concentrato nel fuoco di un altro simile specchio posto di fronte al primo, e può essere ascoltato mediante un cornetto acustico.
stiche nei teatri, dove esso risulterebbe oltremodo incomodo dovendosi propagare e diffondere in ogni punto della sala la voce degli attori che si trovano sul palcoscenico. Quando colla forma delle pareti non si raggiunge l'intento — il che avviene nella maggior parte dei casi — si ricorre a bassorilievi e sopratutto a panneggiamenti per frangere meglio e diffondere in ogni senso le onde sonore.
Anche una coppia di superfici, di quelle dette dai geometri paraboloidiche, può prestarsi alla concentrazione del suono in un punto determinato. Sensibilmente si ottiene lo stesso effetto anche se le superfici sono sferiche (Fig. 284).
Sulle riflessioni lungo le pareti del suono emesso ad un estremo, e sulla conseguente mancata dispersione di esso tutto all' ingiro, è
basata la trasmissione sua a distanza secondo una determinata direzione, nel portavoce e nei tubi parlanti (Fig. 285 e 287).
Pure sulla riflessione, che ne determina in questo caso una concentrazione ad un estremo, è basata la percezione col cornetto acustico, da parte di persone a debole udito, di suoni emessi contro 1' altro estremo dilatato (Fig. 286).
Particolare cornetto acustico, nel quale per giunta si utilizza la buona propagazione del suono attraverso ai solidi, è lo stetoscopio, del quale fa largo uso il medico nei suoi esami di rumori interni all' organismo. Lo stetoscopio più comune è quello di Pior-ay, ma ne sono in uso di varia forma e costituzione quantunque sostanzialmente il principio sul quale sono fondati sia il medesimo. Lo stetoscopio del Piorry consta di tre parti : un piccolo padiglione che si applica contro il petto del malato (è la parte ad andamento conico); un grande padiglione, sul quale il medico applica l'orecchio (è l'estremo ad andamento pressocchè appiattito); un tubo rigido rettilineo, la cui anima ha un diametro di pochi millimetri e che mette in comunicazione i due padiglioni.
Abbiamo già avvertito che non si ha eco, ma rimbombo quando P ostacolo è molto vicino al corpo sonoro.
Fig. 285. - Il portavoce.
Fig. 286. - 11 cornetto acustico.
Fig. 287 - Estremità di un tubo parlante.
§ 184. La risonanza. — Il rimbombo al quale si dà volgarmente il nome di risonanza non va confuso con un interessante fenomeno chiamato esso pure, ma legittimamente, di risonanza.
Esso consiste in ciò che essendo vicini l'uno all'altro due corpi, capaci, vibrando, di dare origine a suoni della stessa altezza, coli'eccitare le vibrazioni dell'uno, l'altro si pone in vibrazione. Cosi un diapason, forchetta di acciaio capace di dare un suono se.venga