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Insomma se la distanza è di 2, 3, 4, 5 volte 34 metri si intende la eco delle 2, 3, 4, 5 ultime sillabe. La eco si dice allora polisillaba.
Se 1' osservatore si trova fra parecchi ostacoli sufficientemente lontani, ciascun ostacolo riflette il suono prodotto, e P osservatore può intendere, oltre al suono diretto, più volte lo stesso suono riflesso. La eco si dice allora multipla.
Le pareti di un ponte, di una grotta, di un traforo sotterraneo, la volta di una chiesa, quella di un portico, i muri, le montagne, le rupi, i banchi di ghiaccio, fronde di alberi, nubi, nebbie dense, grandi vele di bastimenti possono essere cagione di eco.
A Galbiate, grosso villaggio della Brianza, la eco si produce per modo da ripetere due versi endecasillabi. Sono rinomati per la eco multipla, la villa Simonetta presso Milano (vi si ripete una sillaba da 25 a 30 volte), il Forte Urbano presso Castelfranco dell' Emilia ecc.
§ 183. Volte acustiche e gabinetti parlanti. — La riflessione del suono è pure causa di un fenomeno che presentano le sale di alcuni edifici, e pel quale un suono emesso in un punto di esse è sentito in un altro punto e non negli intermedi. In queste sale si produce, spesso per semplice combinazione, uno stato di cose atto ad originare il fenomeno, in conseguenza della forma e della disposizione relativa delle pareti e delle volte. Ma talvolta si sono ad arte realizzate le circostanze opportune per ottenere l'effetto e ciò senza grave difficoltà. Basta ad esempio dare alla volta di un ambiente la Fis- 283.
forma ellittica per raggiungere l'intento. Si
sa che 1' ellisse è una tal curva come rappresenta la Fig. 283, dotata della proprietà che entro di essa stanno due punti F ed F' tali che la somma delle distanze loro da un punto della curva ha sempre lo stesso valore, qualunque sia il punto considerato. Ai punti F ed F si è dato il nome di fuochi dell' ellisse ed al segmento di retta ^4,4 che li contiene quello di asse maggiore dell' ellisse. Se si suppone di fare ruotare la ellisse intorno all'asse maggiore essa genera una superficie di forma ovoidale che divisa a metà con un piano passante per P asse maggiore può servire a modello per la volta di un ambiente.
Orbene, se una sorgente sonora vien posta in uno dei fuochi della volta il suono si dirige in ogni senso verso la volta e subisce su questa tali riflessioni da concentrarsi dopo riflessione nell' altro fuoco.
Il fenomeno del quale ora si è parlato riceve il nome di fenomeno delle volte acustiche, dei gabinetti e delle gallerie parlanti, dei gabinetti segreti ecc. Si ha spiccato nella sala dei Giganti nel palazzo del Thè in Mantova; sotto il portico della piazza dei Mercanti a Milano, nel coro dei Ss. Cosma e Damiano in Roma, nella sala del palazzo della Cittadella di Piacenza, nella Cattedrale di Girgenti, nella Galleria della cupola di S. Paolo in Londra, nella Galleria di Glocester, ed in moltissimi altri luoghi.
Il fenomeno è presentato anche dal famoso Orecchio di Dionisio o Grotta della favella a Siracusa, prigione nella quale quel tiranno rinchiudeva gli uomini per esplorarne dai lamenti i pensieri più reconditi.
Si cerca di evitare la produzione del fenomeno delle volte acu-