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Cicloni - Tifoni. Talvolta masse considerevoli d' aria sono animate da un rapido movimento vorticoso attorno ad un asse verticale lungo il quale poi si elevano con grande velocità. Tali venti, disastrosissimi, tanto che le più violente tempeste europee non sanno darne un' idea, sono animati da un movimento traslatorio con velocità variabile dai 10 ai 25 chilometri all' ora. Si chiamano in genere cicloni, e nella China tifoni.
Fig. 267.
Fig. 268.
da 20 a\30 metri son quelle dei venti violenti che recano tempesta. Si abbattono edifici da un vepto che raggiunga o sorpassi i 40 metri. La pressione esercitata da un vento (intensità vera e propria) è difatti proporzionale al quadrato della velocità e per una velocità di un metro al secondo raggiunge i chilogrammi 0»,125 per mq.
Interessa sapere che il movimento rotatorio della Terra modifica la direzione, che la disuguaglianza di temperatura darebbe ad un vento del quale è causa. Nel nostro emisfero ogni vento è deviato verso destra, mentre che nell' altro è deviato verso sinistra; cosicché un vento diretto come rappresentano le freccie punteggiate vien deviato nei due emisferi come mostrano le frecce a tratto continuo (Fig. 268).
Esistonoven-ti che soffiano sempre nella stessa direzione almeno nella stessa e-poca dell'anno e che si chiamano venti regolari. Gli
altri che non hanno la indicata caratteristica si dicon irregolari. ì venti regolari si distinguono i venti periodici che soffiano alternativamente in un senso e nel senso opposto, ed i venti costanti che soffiano sempre nello stesso senso. E vento periodico la brezza che spira dal mare verso terra (brezza di mare) durante mare (brezza di terra) durante la notte. Questo vento torrida, e sensibile da noi solo durante l'estate, si deve a ciò che durante il giorno sotto l'azione dei raggi solari il suolo si riscalda più dell'acqua del mare, e durante la notte la terra si raffredda più rapidamente dell' acqua.
Venti costanti sono gli alisei e i contro-alisei, spiranti i primi nelle regioni inferiori dell' atmosfera e gli altri nelle regioni superiori secondo le direzioni che rappresenta la Fig. 269. Si spiega facilmente la loro formazione. Le regioni equatoriali essendo le regioni più calde della superficie del globo determinano per riscaldamento un'ascesa di aria e conseguentemente un richiamo d'aria dalle regioni prossime (alisei). L'aria elevatasi nella regione equatoriale si raffredda a misura che si eleva e si diffonde in alto dirigendosi al nord e al sud (contro-alisei). I due movimenti verso 1' equatore nelle regioni basse dell' atmosfera e dall'equatore ai poli nelle regioni elevate non si producono, come vorrebbe l'indicata causa loro, nella direzione di meridiani, ma per la rotazione della Terra avvengono nelle direzioni rappresentate dalla figura.
Fra
il giorno e dalla terra verso il soprattutto sensibile nella zona
Polo Nord
Tropico del Capricorno
Fig. 269.
§ 174. Umidità dell'aria. — Avemmo occasione di dire che se si abbandona dell'acqua in contatto dell' aria in un recipiente aperto» in breve tempo quest' acqua evapora. Se si pensa che l'atmosfera è in contatto per una grandissima superficie colle enormi masse d'acqua che ricoprono gran parte del nostro globo, è facile convincersi che 1' aria atmosferica deve contenere d^l vapore acqua.