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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   altitudine differente nell'atmosfera, si è potuto vedere che sensibilmente la quantità di calore adsorbito dall' atmosfera cresce in progressione geometrica, mentre la grossezza dello strato atmosferico cresce in progressione aritmetica (legge del Bouguer) e quindi si è giungi a fissare il valore della costante solare (quantità di calore inviata dal Sole, nell'unità di tempo, su ogni centimetro quadrato di superficie normale ai raggi incidenti ai limiti d^ll' atmosfera) in 3 calorie.
   Irradiazione. Il calore che la radiazione solare reca alla superficie del globo in quantità varja, secondo le ore della giornata, il periodo dell'anno, la latitudine geografica, e le condizioni di trasparenza dell'atmosfera, viene dal materiale costituente la superficie terrestre assorbito in una misura diversa, dipendentemente dalla natura del materiale stesso. Ma viene anche irradiato in misura variabile (come nel caso dell'assorbimento) con la natura del materiale terrestre superficiale. 1 terreni nudi e sabbiosi del deserto hanno forte potere assorbente ed emissivo: si riscaldano dunque rapidamente, e con altrettanta rapidità si raffreddano. La neve pure emette il calore in misura elevata, condizione che favorisce il raffreddamento notturno per irradiazione. Invece le regioni coperte di vegetazione adoprano la maggior parte del calore solare a immagazzinare l'energia necessaria allo svolgimento delle funzioni vitali delle piante, che costituiscono la vegetazione superficiale, per modo che Io scambio che in tali regioni si ha fra il suolo e gli strati sovrastanti dell' atmosfera sarà assai più lento.
   Orbene, mentre il vapor acqueo, l'anidride carbonica ecc. che entrano, in piccola misura, nella composizione dell'aria, assorbono notevolmente alcune delle radiazioni calorifiche che compongono i raggi solari, l'aria è per queste radiazioni quasi trasparente o in altre parole manifesta un potere assorbente piccolissimo.
   Viene da ciò, che se anche esistesse un buon potere assorbente per l'aria prossima alla superficie del suolo non rimarrebbe che una piccola parte della radiazione da assorbire, dopo 1' assorbimento già effettuatosi per opera degli strati superiori.
   Si può dunque esser certi che per effetto della radiazione solare diretta l'aria non può riscaldarsi sensibilmente.
   Ma un assorbimento abbastanza forte l'aria lo opera per certe radiazioni, quali sono emesse anche dai corpi a temperature non elevate.
   L'irradiazione è appunto costituita da tali radiazioni oscure, cosicché la radiazione oscura del suolo risentirà un buon assorbimento per parte dell'aria, specialmente di quella che costituisce gli strati più bassi, e la riscalderà. Si può dire anzi che, quasi esclusivamente, il riscaldamento dell' aria, se trova la sua causa prima nella radiazione solare diretta, ha la causa immediata nella irradiazione.
   La considerazione dell'irradiazione, aggiunta a quella dell'irraggiamento solare, mostra come il clima di un luogo oltre che dalla latitudine geografica (climi equatoriali e tropicali, climi temperati più o meno caldi, e climi polari), dipenda dalla natura superficiale del suolo, continente o mare; la terra e le roccie da una parte e l'acqua dall'altra, avendo calori specifici e poteri assorbenti ed emissivi differenti (climi continentali a variazioni marcate, climi marittimi più uniformi).
   § 170. Variazione diurna della temperatura dell' aria. — La temperatura subisce delle variazioni nel corso della giornata che si manifestano dotate di una qualche regolarità talvolta anche nelle osservazioni di ogni giorno prese singolarmente. Tali variazioni però appariscono ben nette e regolari se si considerano le medie mensili delle temperature per le diverse ore della giornata. Con questo ultimo metodo si arriva difatti alle seguenti constatazioni.
   La temperatura comincia ad innalzarsi quasi subito dopo il levar del Sole e mantiene moto ascendente sino ad un valore massimo che si nota verso le quattordici. Dopo si ha un abbassamento che continua per il resto della giornata e per tutta la notte sino a qualche tempo dopo il levar del Sole nel giorno successivo.
   Nel corso della giornata un certo luogo della superficie della Terra riceve la maggior parte di calore a mezzogiorno, tuttavia non è che verso le quattordici che la temperatura vi raggiunge il suo massimo, perchè sino a questo momento il calore perduto per irradiazione dal suolo è minore di quello ricevuto.
   Per la stessa ragione la temperatura annua raggiunge il suo massimo non già al solstizio di estate il 21 giugno, ma cresce dopo un mese.
   § 171. Variazioni della temperatura dell'aria coli'altezza. — Si sa
   da tutti come la temperatura dell'aria diminuisca gradatamente coli' altezza, per quanto a primo e irreflessivo giudizio si potesse pensare al contrario. Sembrerebbe difatti che in alto, con un' atmosfera più pura, con uno strato sovraincombente minore di quello che si ha al livello del mare e quindi meno assopente, dovesse aversi una temperatura più elevata. Ma basta riflettere anche per poco a tutte quelle considerazioni che si fecero