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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ziale parzialmente in energia cinetica, mentre 1* altra parte viene trasformata in cinetica nella girante, allora questa gira per effetto dell'azione
   del getto effluente e per la reazione provocata dal getto stesso che esce dalla girante con velocità maggiore di quella con cui è entrato (perchè quando il vapore si espande la sua velocità aumenta). La turbina si dice allora a reazione (tipo Parson). Nelle turbine le palette della girante sono sempre incurvate, la loro forma varia a seconda dei tipi precedenti, perchè nel secondo caso deve esser tale da consentire 1' espansione. I turbo-motori presentano sulle macchine alternative vantaggi, specie nelle grandi potenze (sopra i 1000 HP), poi per comandare direttamente, senza organi intermediari macchine elettriche. II loro funzionamento è più regolare e più dolce, perchè non danno le trepidazioni causate nelle macchine a stantuffo dai moti alternativi delle diverse parti.
   § 167. — Motori ad esplosione. Mentre nelle macchine a vapore si fa compiere il ciclo di lavoro da un piccolo e determinato peso di vapore prelevato volta a volta dalla caldaia, ove (per la continua somministrazione di calore) viene prodotto ; in queste macchine invece il fluido intermediario ed operante (combustibile) viene direttamente introdotto nell'interno dell'organo principale (che è ancora un cilindro motore) previo mescolamento con una razione d'aria (comburente) superiore a quella teorica o strettamente necessaria per la combustione, ed ivi direttamente bruciato. Si può quindi considerare la sorgente di calore come interna al cilindro stesso, condizione questa favorevole alla migliore utilizzazione del calore. II lavoro è dovuto al fatto che la miscela nell'esplodere a volume costante, (combustione repentina) aumenta la sua energia interna la quale a sua volta nella successiva espansione dei prodotti della combustione genera lavoro esterno sullo stantuffo.
   La macchina ad esplosione si compone di un cilindro con mobile nel suo interno uno stantuffo motore. La camera destinata a contenere la miscela di gas ed aria (motori a gas) oppure di benzina carburata ed aria (motore a benzina) oppure di petrolio in intima unione con aria (motori a testa incandescente), contiene come accessori (Fig. 265) le valvole di aspirazione V' e di scarico V entrambe comandate da camme (specie di dischi con gobba eccentrica) c e c che le aprono a tempo opportuno. I motori a gas hanno annesso un gassogeno ove con la combustione speciale di un combustibile si ottiene il gas da bruciare nel motore. In quelli a benzina il combustibile passa (per l'aspirazione stessa che, come vedremo, fa Io stantuffo nel primo tempo) attraverso un apparecchio detto carburatore ove si forma la miscela conveniente di aria e di benzina. In quelli a petrolio si aspira prima aria e poi con una pompetta si inietta il petrolio.
   Il funzionamento del motore si compie in quattro tempi :
   Primo tempo (Aspirazionej. Lo stantuffo è in alto, discende, la valvola V si apre e l'aria mescolata a gas combustibile viene inspirata e riempie il cilindro.
   Fig. 264. - 11 vapore uscente dal tubo reagisce sul medesimo con una forza, la quale, esercitandosi normalmente alla bocca d'uscita, determina un moto rotatorio del tubo, se questo è piegato convenientemente. Si tratta della classica eolipila.