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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   sia attivo e la combustione intensa, 1' apertura del focolare deve essere piuttosto piccola. Nei buoni caminetti la si regola, come ben si sa, a seconda del bisogno.
   Le stufe sono di forme e di costituzione varia : comprendono tutte un focolare, che
   si colloca nell' ambiente da riscaldare, e una condotta di tiraggio. Il focolare è dentro ad un sistema in ghisa, in lamiera od in terra cotta. L'aria necessaria alla combustione penetra nel focolare per un' apertura inferiore, ed il tiraggio si fa come nei caminetti. Il riscaldamento viene operato dalle stufe per irraggiamento della loro superficie e dei tubi di tiraggio, cosicché la proporzione di calore utilizzato è molto più considerevole che non in un caminetto, ma non è riscaldamento molto salubre. La ventilazione, difatti, è debole, e se le pareti (spesso in ghisa) sono portate al rosso, il pulviscolo atmosferico di origine varia viene bruciato, ciò che dà del cattivo odore. Inoltre 1' ossido di carbonio, velenosissimo, può attraversare la ghisa e viziare 1' aria. Questi ultimi inconvenienti non si hanno nelle stufe di terra e sono attenuati in quelle nelle quali la ghisa è rivestita internamente da uno strato di terra refrattaria.
   A proposito di stufe, dobbiamo notare come ne esistono in commercio di quelle dette a combustone lenta (Fig. 252). Esse meritano un giudizio sommario : sono pericolosissime, e da evitare sempre.
   Per il riscaldamento dei grandi edifici costituiti da numerosi ambienti si usano i caloriferi.
   Essi possopo essere ad aria calda, ad acqua calda od a vapore d' acqua. Fig. 255.
   Caloriferi ad aria calda. Un focolare posto nel sotterraneo dell' edificio riscalda (Fig. 253) un tubo contenente aria, la quale proviene dall' esterno. L' aria scaldata si eleva ed è condotta da tubi (aprentesi con bocche) nelle varie camere degli appartamenti. Sarebbe questo dei caloriferi ad aria calda un buon metodo per riscaldare e ventilare insieme un edificio, se coli' aria non entrasse negli ambienti della polvere e se questa polvere non venisse spesso, a contatto delle pareti calde dei tubi, decomposta e bruciacchiata, cosi da dare poi origine a cattivo odore.
   Caloriferi ad acqua calda. L'acqua di una caldaia k (Fig. 255) riscaldata dal focolare diviene specificamente più leggera, sale attraverso a tubi pieni pure di acqua, con essa comunicanti, che si diramano poi negli ambienti da riscaldare. L' acqua, raffreddandosi per cessione di calore, divenendo cosi più pesante, ridiscende nella caldaia per subire nuovamente e ripetutamente lo stesso moto circolatorio. I tubi che si svolgono negli ambienti da riscaldare attraversano serbatoi detti radiatori, costruiti in modo da avere una amplissima superficie, adatta ad una maggior cessione di calore.