155
Così le nubi lasciano passare il 'calore dei raggi solari e arrestano il calore irradiato dal suolo. Ne risulta quindi che durante 1' estate è spesso più caldo con cielo coperto che con cielo sereno.
Mai un corpo lascia passare tutto il calore raggiante che riceve, per cui è lecito chiedersi dove va quella parte del calore che non passa.
L' esperienza prova che a seconda dei corpi è rinviata indietro ed assorbita. Il più delle volte è parzialmente rinviata e parzialmente assorbita.
Il fenomeno di rinvio è detto di riflessione se il corpo ha superficie ben levigata, di diffusione se il corpo ha superficie scabra. Fenomeni perfettamente analoghi, obbedienti alle medesime leggi, avvengono con la luce anziché col calore raggiante.
Tutto il calore raggiante ricevuto da un corpo che non sia nè riflesso, nè diffuso, nè trasmesso dal corpo, viene da questo assorbito.
Il potere assorbente di un corpo è il rapporto della quantità di calore che assorbe alla quantità di calore che riceve.
Confrontando i poteri assorbente ed emissivo di uno stesso corpo per una medesima specie di calore si constata che i loro valori procedono di pari passo. In generale ad un più grande potere emissivo corrisponde un più grande potere assorbente.
Non è male ricordare che i fondamenti della scienza del calor raggiante furono gettati con mirabile intuito e con abilità sperimentale di primo ordine da un italiano : Macedonio Melloni. Egli fissava per tal modo quel legame di fratellanza, dopo di lui reso ancora più manifesto, fra il calore e la luce.
Applicazioni.
§ 162. Conservazione del calore in un corpo - Protezione contro il freddo e contro il caldo* — Connesso a tutto quello che fin qui si è detto, a proposito dei diversi modi di propagazione del calore, sta il problema di mantenere invariata la temperatura di un corpo. A questo fine bisogna evidentemente:
1. Tener lontani corpi caldi capaci di emettere molto calore e corpi freddi capaci di assorbirne, o tutt'al più rivestirli di materiale a debole potere emissivo.
2. Evitare 1' evaporazione, ed in particolare curare che la superficie del corpo sia umida.
3. Avvilupparlo con materiale cattivo conduttore.
4. Disporre la superficie per modo che abbia debole potere emissivo e quindi anche debole potere assorbente.
Il tipo di recipiente adatto ad impedire scambi di calore dall' interno all' esterno è quello rappresentato dalla Fig. 249 e munito di due pareti fra le quali è praticato il vuoto. E dovuto a Dewar.
E un pallone od un bicchiere di vetro, argentato alla superficie perchè abbia debole potere emissivo, ed è saldato in un altro pallone o bicchiere più grande pure argentato ma internamente. Fra i due palloni è fatto il vuoto. Così sono soppresse la conducibilità, la convezione e gli scambi per irraggiamento,
Si usano tali recipienti per conservare l'aria liquida; ma attualmente si adoperano anche per usi domestici in quanto permettono di conservare ^freddi per parecchio tempo i liquidi che vi si mettono. E evidente che questi stessi recipienti, le cui pareti son quasi impermeabili al calore, permettono ugualmente di conservare caldi i liquidi come il caffè, il thè, il latte, il brodo ecc. Il loro prezzo elevato però, ed anche la loro fragilità (quando si rompono f[g 249.
danno origine ad un colpo secco violento per l'implosione
dell' aria nell' intercapedine) ne impediscono, per ora almeno, un uso corrente.
Si usa adesso largamente un mezzo più economico sebbene meno soddisfacente, realizzato nel cosidetto autobollor o caloristato, cassetta di legno o di cartone con uno strato interno di truciolo o di segatura adattato sul coperchio e sulle pareti laterali e di fondo.
In applicazione delle nozioni su esposte, per proteggersi nell'inverno contro il freddo, convien abitare in appartamenti con muri di pietra molto grossi, perchè la pietra ha grande conducibilità, superiore assai a quella dei mattoni, così che i muri in mattoni