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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   dente nel mezzo, mentre si formano correnti discendenti lungo le pareti.
   Simile meccanismo di propagazione del calore si ha nel gas, che, come dicemmo, sono dotati di insignificante conducibilità. Ciò spiega' perchè uno strato gassoso mantenuto immobile può essere considerato quasi come incapace di trasmettere del calore. Allorché si circonda con rivestiménto in ovatta una caffettiera riempita di acqua bollente, la superficie esteriore dell' inviluppo prova una elevazione di temperatura appena sensibile. Ciò dipende dal fatto che 1' ovatta è formata con filamenti incrociati in mille modi che si oppongono al movimento dell'aria imprigionata nei loro intervalli e quindi alla propagazione del calore per moti convettivi. D'altra parte l'aria, come tutti i gas, è un corpo cattivo conduttore del calore.
   Per le stesse ragioni considerate a proposito dell'ovatta, offrono una debole propagazione del calore le pellicce, le piume, la paglia, il feltro, la segatura di legno ecc.
   § 161. Irraggiamento del calore. — Un processo di procalore che mette bene in rilievo la stretta relazione di origine fra il calore e la luce è quello detto per irraggiamento. Si effettua anche attraverso al vuoto come lo può attestare un termometro collocato nel centro di un pallone di vetro evacuato e posto in prossimità di una sorgente calorifica ; ed è la maniera di propagazione seguita dal calore solare che giunge attraverso gli spazi interplanetari nello stesso tempo che la luce. 11 calore che si propaga per irraggiamento si chiama calor raggiante ed ha la caratteristica di non riscaldare sensibilmente i corpi che attraversa, come quella di diffondersi in ogni direzione rettilinea tutt' intorno alla sua sorgente. Raggio calorifico si chiama ognuna delle direzioni rettilinee di sua propagazione.
   Corpi caldi qualunque irradiano talora, o, come si dice, emettono calore. La quantità di calore che essi emettono varia al variare delle loro condizioni superficiali, al variare della natura loro e della loro temperatura. Inoltre, come varie sorgenti di luce danno luci variamente colorate, i vari corpi caldi emettono calore raggiante vario. Il nero fumo è il corpo che, a parità di tutte le altre circostanze, emette più calore di tutti. Si chiama potere emissivo di un corpo qualsiasi la quantità di calore che emette normalmente nella unità di tempo la unità di superficie di tale corpo.
   II potere emissivo del néro fumo è il più grande rispetto a tutti gli altri corpi.
   Il potere emissivo dei metalli levigati è piccolissimo ; mentri è grande il potere emissivo dei corpi di colore scuro.
   Alcuni corpi si lasciano traversare facilmente dal calore raggiante, altri difficilmente. I primi si chiamano diatermani e gli altri atermani.
   Il salgemma, il più diatermano dei corpi solidi, lascia passare in media il 92 per cento del calore che riceve.
   L' aria secca, ed in generale i gas secchi, sono molto diatermani.
   Il vetro, 1' allume ed il vapore acqueo sono diatermani per la maggior parte dei rag§;> calorifici (quelli emessi da corpi caldi luminosi), ed atermani per altre specie di raggi (in generale quelli emessi da corpi caldi non luminosi).
   Così si spiega 1' uso delle serre, le cui pareti lasciano bene entrare a riscaldare i corpi interni il calore che accompagna i raggi solari, ma non lasciano poi uscire il calore diffuso dai corpi riscaldati.
   pagazione di
   Fig. 248. - Il calor raggiante va a riscaldare il termometro a attraverso al vuoto Tor-ricelliano.