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Dovremmo aspettarci una ebollizione estremamente rapida. Ciò non avviene. L'acqua vi si mantiene in forma d'una lente più o meno grossa che scorre qua è là, rimpicciolendosi a poco a poco.
Quando si esamina il fenomeno più da vicino, si vede che la lente non tocca il metallo e si trova che la temperatura del globulo liquido è sempre inferiore al punto di ebollizione del liquido stesso.
Queste due circostanze rendono conto del meccanismo del fenomeno. La goccia di liquido, giungendo sulla superficie riscaldata, si trova subito superficialmente portata ad una temperatura così alta, da causare un'attivissima evaporazione. I vapori prodotti formano allora una specie di cuscinetto, che separa la goccia dalla superficie calda e che, come impedisce il contatto fra liquido e superficie, impedisce la comunicazione di calore all' interno del liquido. E codesto strato di vapore che con la sua produzione continua provoca (sviluppandosi) i movimenti della sfera liquida.
Qualora la temperatura della superficie calda si abbassi al disotto di un certo limite (140° per 1' acqua) la pressione del vapore emesso dal globulo non è più sufficiente a mantenere il distacco fra liquido e superficie calda; il contatto, che per questo si effettua, dà quindi origine ,ad una brusca evaporazione di tutta la massa liquida.
È un fenomeno di calefazione che utilizza la stiratrice nel modo a tutti noto, per giudicare se il ferro che essa intende adoperare sia o no a temperatura elevata.
§ 152. Sublimazione. — Un certo numero di corpi solidi, già lo si disse, passano all' aria libera (per una conveniente temperatura) allo stato di vapore direttamente, senza attraversare lo stato liquido.
Frequente è il caso inverso del passaggio diretto dallo stato aeriforme al solido; anche esso riceve il nome di sublimazione. Quando un vapore sublima, il solido che ne risulta assume forma cristallina.
I recipienti contenenti la canfora hanno le pareti tappezzate da piccoli cristalli di questa sostanza, dovuti alla cristallizzazione dei vapori di essa.
§ 153. Condensazione dei vapori e dei gas. — Si sa che
se si comprime un vapore e lo si raffredda, si finisce per renderlo saturo, ed allora una diminuzione del volume od un abbassamento della temperatura anche piccoli determinano il ritorno di una parte dei vapori allo stato liquido.
II fenomeno si chiama condensazione. Ognuno 1' ha osservato raccogliendo il vapore acqueo che si leva da una pentola su di un piatto freddo, o trasportando in un ambiente caldo una caraffa di acqua fredda. In quest' ultimo caso si deposita in goccioline sulla parete esterna della caraffa parte del vapore acqueo diffuso nell'ambiente.
Come la evaporazione di un liquido determina un assorbimento di calore e quindi un abbassamento di temperatura tutt' intorno, così la condensazione di un vapore determina uno sviluppo di calore e quindi un innalzamento di temperatura.
Un grammo di vapore saturo, passando, senza cambiamento di temperatura, dallo stato di vapore allo stato liquido libera anzi una quantità di calore, detta calore di liquefazione, uguale al calore di vaporizzazione dello stesso corpo. Intendesi quindi per calore di liquefazione