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Degna di speciale attenzione è 1' evaporazione di una soluzione.
Quando una soluzione evapora, è il solo solvente che passa allo stato di vapore, separandosi così dal corpo disciolto. Raggiunta per tal modo la saturazione della soluzione, la successiva evaporazione del solvente determina una graduale separazione allo stato solido del corpo disciolto. Tal corpo assume in questo processo forme regolari e nette ; cristallizza, cioè, per evaporazione del solvente.
§ 145. Freddo prodotto dall' evaporazione - Calore di vaporizzazione. — Quando un liquido evapora assorbe calore, come si può provare versando un po' d' etere sulla mano (forte sensazione di freddo mentre l'etere evapora), o imbevendo d'etere un po' di cotone, avvolto attorno al bulbo di un termometro (rapido abbassarsi della colonna termometrica). Il fatto riceve numerose applicazioni. Citiamo per curiosità quella dell' « alcarazas », cui si riferisce la Fig. 229.
Si chiama calore di vaporizzazione di un liquido, ad una temperatura determinata, il numero di calorie assorbito da un grammo del liquido (restando sempre costante la temperatura) per trasformarsi in vapor saturo a quella temperatura. Così il calore di vaporizzazione dell' acqua a 100° è la quantità di calore che si deve fornire ad un grammo di acqua, già scaldata a 100°, per trasformarlo in vapore saturo alla stessa temperatura.
Il calore di vaporizzazione dell'acqua, quando 1' ebollizione si fa a 100°, è di 537 calorie. Il calore di vaporizzazione dipende dalla temperatura t, alla quale avviene la vaporizzazione stessa e precisamente diminuisce col crescere di t.
§ 146. Ebollizione. — Se si scalda un liquido in un recipiente aperto, si nota dopo qualche tempo che, oltre alla evaporazione superficiale, si produce vapore anche nel fondo del recipiente, perchè si formano delle bolle che salgono continuamente in seno alla massa liquida. Sulle prime esse si dileguano per via, avanti di raggiungere la superficie liquida; poi riescono ad attraversare la superficie stessa e a diffondersi nell' aria. Le
bolle nell' attraversare il liquido lo mettono in agitazione o, come si dice, in sobbollimento ; il fenomeno si chiama ebollizione.
Si può dimostrare molto facilmente che esso si produce allorquando il vapore (indubbiamente saturo) che si forma e si dilata nell' inevitabile strato d' aria interposta fra il liquido ed il fondo del recipiente, ha raggiunto la tensione, atta a vincere la pressione gravante sul liquido.
Bisognerà quindi che il sistema sia portato alla temperatura richiesta, affinchè il vapor saturo del liquido abbia una tensione equivalente alla pressione che grava sul liquido stesso. Inoltre si avrà che se questa pressione cresce dovrà portarsi il liquido a temperatura più elevata per ottenere l'ebollizione; mentre se la pressione non muta la temperatura per la ebollizione rimarrà inalterata. Tutto questo si trova compendiato nelle leggi della ebollizione che sogliono enunciarsi così:
Fig. 229. - L'acqua che trasuda. dalle pareti porose di questo recipiente, evaporando, determina un raffreddamento che mantiene fresca l'acqua interna. £ il noto alcarazas usato nei paesi meridionali.