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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ghiaccio, su cui è praticata una cavità, che può chiudersi con una grossa lastra pure di ghiaccio.
   Ecco come con esso si determina il calore specifico di un corpo, quando si sappia che per fondere un chilogrammo di ghiaccio, senza alterarne la temperatura, occorrono 79 cal,25 ; (del che ci si può render ragione, osservando che se sopra un chilogrammo di ghiaccio si versa un chilogrammo di acqua alla temperatura di 79 ,25, il ghiaccio fonde e la mescolanza formata, dopo avvenuta la fusione, ha la temperatura di 0°).
   Si scalda fino alla temperatura T un peso P della sostanza, della quale si vuol conoscere il calore specifico c e lo si introduce nel calorimetro, su cui si pone immediatamente il coperchio. Allora il corpo si raffredda fino a 0°, abbandonando così del calore, che determina la fusione di una certa quantità di ghiaccio. L' acqua liquida che si forma la si raccoglie e la si pesa. Se m è il suo peso, la quantità di calore, occorsa per renderla liquida, è uguale a 79,25 m calorie e siccome questa quantità di calore proviene da un corpo, raffreddatosi di T gradi, potrà venire espressa anche dal prodotto PcT, dove P è il peso del corpo e c il suo calore specifico.
   Si ha dunque:
   PcT = 79,25 m,
   onde
   79,25 m
   c = pr • (38)
   Varie e ripetute misure hanno portato alla nozione dei calori specifici dei corpi, che figurano in apposite tavole da consultarsi all'occorrenza.
   Diamo qui i calori specifici di alcuni corpi solidi o liquidi, osservando che la calorìa corrisponde sensibilmente al calore specifico dell'acqua, poiché questo approssimativamente non varia colla temperatura, sebbene a rigore manifesti una variazione :
   Acqua............1 Piombo............0,0312
   Argento........... 0,0570 Zolfo............. 0,2026
   Stagno............ 0,0562 Mercurio........... 0,0333
   Ferro.............0,1138 Alcool............ 0,5475
   § 130. Calore di fusione e di solidificazione. — Coi calorimetri si può facilmente determinare il calore di fusione di un corpo. Sappiamo già che ogni corpo, nel fondere, assorbe una certa quantità di calore, e che si dice calore di fusione di un corpo la quantità di calore necessario per fondere, senza cambiamento di temperatura, un grammo di quel corpo.
   Il valore del calore di fusione di un corpo è uguale numericamente al calore di solidificazione, dato dal numero di calorìe sviluppate da un grammo di liquido nel passare allo stato solido, senza cambiamento di temperatura.
   § 131. Calori specifici dei gas. — La calorimetria dei gas è alquanto complessa.
   Calore specifico di un gas, in condizioni determinate, è quella quantità di calore che bisogna fornire, per innalzarne di un grado l'unità di peso. Nel caso dei gas si distinguono due calori specifici c e c ; il