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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   I bisogni delle industrie che impiegano il freddo, o, come si chiamano, frigorifere, hanno condotto ad impiegare a lato della calorìa non una nuova unità, ma una nuova espressione.
   Le macchine frigorifere hanno per fine di sottrarre del calore ai corpi sui quali esse agiscono, e la grandezza della loro azione si valuta mediante il numero di calorìe che tolgono. Si esprime ora questo risultato dicendo che la macchina ha fornito il medesimo numero di frigorie; come se questa macchina agisse, non togliendo del calore, ma formando del freddo.
   § 127. Calore specifico. — Si chiama calore specifico di un corpo il numero di calorìe necessarie per innalzare di un grado la temperatura di un grammo di questo corpo. Tal numero varia colle condizioni fisiche della sostanza ond' è costituito il corpo, cioè con lo stato di aggregazione (§ 132), la tempera, ecc. Varia anche in un medesimo corpo col variare della temperatura ed in generale cresce col crescere della temperatura. Così, in generale, ci vuol più calore ad elevare di un grado un grammo di un corpo che sia a 97°, che non ad elevare di un grado un grammo dello stesso corpo che sia a 0°.
   Diremo calore specifico medio di una sostanza, fra due temperature t e t', il quoziente della divisione del numero Q di calorìe, necessarie a portare un grammo della sostanza medesima dall'una all'altra temperatura, pel numero di gradi t' — t. Indicando con c questo calore specifico medio, sarà
   c = (36)
   Nelle nostre considerazioni useremo sempre il calore specifico medio.
   § 128. Quantità di calore ceduta o ricevuta da un corpo corrispondentemente ad una determinata variazione di temperatura. — La conoscenza del calore specifico dei corpi ci pone in grado di determinare la quantità di calore acquistata o ceduta da un dato peso di sostanza, quando la sua temperatura siasi innalzata od abbassata di un numero dato di gradi; tale quantità Q di calore sarà data dal prodotto del peso p della sostanza, per il calore specifico c e per la variazione (t—t) della temperatura. Si avrà cioè:
   Q = cP(t-1 ). (37)
   Se la temperatura più bassa t' è lo zero, sarà
   Q = cpt.
   § 129. Calorimetri a ghiaccio. — Noi ci occuperemo soltanto
   della determinazione del calore specifico medio dei corpi. Servono a S . tal fine i calorimetri, i quali si pre-
   I ~*~**Mli' i stano anche per la determinazione del
   ìwMwl^ffly calore specifico vero, corrispondente ad
   l'WwtwM li ¦>'¦'/'.'' una temperatura ed all'incremento (brpocald) I^^^W^^p^'™5 di un £rado> subito da questa tempera-f,,,ll,fqfèicety^ { tura. Si hanno vari modelli di tali stru-
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   Fig. 220. - Calorimetro a ghiaccio del Black. (Fig. 220) in un blocco compatto di