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reticella, riscaldandosi ovunque, riscalda a sua volta il vetro su tutta la sua superficie inferiore.
Rotture analoghe avvengono anche per raffreddamenti improvvisi.
Pe estrarre i tappi di vetro smerigliato dalla bocca di un recipiente, cui sieno applicati così tenacemente da resistere alla trazione o ad altro sforzo meccanico, si usa spesso riscaldare leggermente il collo con una fiamma o con lo strofinìo.
§ 119. Dilatazione dei liquidi: reale ed apparente. — Dei
liquidi si considera la sola dilatazione cubica; però la si distingue in dilatazione apparente ed in dilatazione reale od assoluta secondo che si tiene o non si tien conto della dilatazione dei recipienti nei quali sono contenuti. Corrispondentemente si chiama coefficiente di dilatazione apparente 1' aumento apparente dell'unità di volume di un liquido in un recipiente, quando la temperatura aumenta di \ e coefficiente di dilatazione reale od assoluta il vero aumento dell' unità di volume di un liquido, quando la sua temperatura aumenta di 1°. Si dimostra che il coefficiente di dilatazione assoluta a di un liquido è uguale a quello di dilatazione apparente S, aumentato di quello k di dilatazione del recipiente; cioè che
[j. = è 4- k.
Da ciò risulta che, una volta noto il coefficiente di dilatazione vera di un liquido qualunque, si può con facilità determinare il coefficiente di dilatazione della sostanza costituente un dato recipiente, determinando in questo la dilatazione apparente di quel liquido; e, noto tale coefficiente, misurare la dilatazione assoluta di un liquido qualunque, del quale si determini la dilatazione apparente in quel medesimo recipiente. In ciò sta l'ordinario metodo di determinazione dei coefficienti di dilatazione dei vari liquidi. Il recipiente che si utilizza riceve il nome di dilatometro e verrà descritto più avanti.
Il liquido del quale fu per la prima volta noto il coefficiente di dilatazione assoluta, indipendentemente cioè dalla dilatazione del recipiente, fu il mercurio.
Dulong e Petit determinarono tale coefficiente di dilatazione assoluta del mercurio con un metodo molto semplice ed ingegnoso, che sfuggiva alla perturbazione creata dalla dilatazione del recipiente.
Trovarono che, fra 0° e 100° il coefficiente medio di dilatazione assoluta del mercurio è di 1/5550, ossia 0,000180, il qual valore è quasi uguale a quello ottenuto posteriormente, con procedimento più preciso, dal Regnault, che, fra 0' e 50°, trovò come valor medio 1/5547.
§ 120. Dilatazione eccezionale dell'acqua. — L'acqua presenta nella sua dilatazione un fenomeno interessante, che la distingue dagli altri liquidi. Allorché la temperatura di una data massa si abbassa verso i 4°, il suo volume diminuisce, ed aumenta per conseguenza la sua densità; ma se la temperatura continua ancora ad abbassarsi da 4° verso 0 , il suo volume invece cresce e la sua densità diminuisce, cosicché verso i 4' assume la massima densità. Vi sono varie esperienze che tendono a mostrare questo fatto e a determinare con precisione la temperatura alla quale si ha la massima densità.