peratura, un medesimo termometro o termometri ugualmente graduati, il livello del mercurio in questi salirà sempre alla medesima divisione della graduazione. Il numero di tale divisione si assume come misura della temperatura di quel luogo.
Per compiere la operazione che consente di segnare il numero cento si vale di un apparecchio detto stufa del Regnault, rappresentato dalla Fig. 209. E una stufa in ottone che ha un collo cilindrico allungato, a cui è sovrapposto, capovolto, un recipiente cilindrico munito di tre aperture: una sul fondo superiore, che per mezzo di un tappo dà adito, trattenendolo, al termometro; una laterale munita di un tubicino rivolto in basso che lascia uscire il vapore; un' altra pure laterale che dà adito ad un tubicino laterale del collo interno della stufa trattenente un manometro a mercurio. Con quecta disposizione il vapore di acqua che si forma dal liquido in ebollizione invece di uscire subito dalla stufa percorre una concamerazione circondante il collo della stufa medesima e protegge questa ed il tubo termometrico da raffreddamenti esteriori.
E bene avvertire che usando di un tubo molto lungo, e disponendo - nel termometro il mercurio, per modo che nel ghiaccio in fusione il
livello del mercurio venga a fissarsi molto al di sopra del bulbo, si può proseguire al di sotto dello zero la graduazione fatta fra lo zero ed il cento, segnando successivamente ed in ordine crescente verso il basso i numeri 1, 2, 3. ecc., finché vi sono gradi da numerare. Le temperature corrispondenti a questi gradi si dicono temperature sotto lo zero per contrapposto alle altre che si chiamano sopra lo zero. Si è convenuto di rappresentare le prime preponendo un segno — (meno) ai numeri che le valutano, e di rappresentare le altre sia coi numeri che le valutano senza prepor loro alcun segno, sia preponendo loro il segno -f- (più). Come ognuno facilmente intende, più grande è il valore del numero che rappresenta una temperatura sotto zero, e più bassa è la temperatura; più grande è il valore del numero che rappresenta una temperatura sopra zero, più alta è la temperatura.
Come abbiamo veduto essere possibile il prolungare la scala termometrica al di sotto dello zero, così si comprenderà la possibilità di costruire termometri la cui scala possa prolungarsi oltre il numero cento.
La graduazione considerata per il termometro è la più usata, e riceve il nome di graduazione centigrada o di Celsius. Si usano però altre due graduazioni, la Réaumur e la Fahrenheit, quest' ultima nelle regioni nordiche, ove spesso si hanno temperature molto basse.
La graduazione Réaumur differisce dalla centigrada solo perchè in corrispondenza della temperatura dell'acqua in ebollizione si segna 80 invece di 100 e l'intervallo fra lo zero e l'ottanta si divide in ottanta parti uguali. Tale scala si chiama anche ottantigrada.
Ottanta gradi Réaumur equivalgono dunque a cento centigradi, epperò il grado Réaumur è più grande del centigrado nella proporzione di cinque a quattro. Da ciò risulta facile il passaggio della valutazione di una temperatura fatta con un termometro centigrado o Réaumur alla valutazione della temperatura in scala Réaumur o centigrada rispettivamente.
Nei paesi nordici si usa, abbiamo detto, la scala Fahrenheit, nella quale alla temperatura del ghiaccio fondente corrisponde il grado 32 e a quella dell'acqua bollente il 212. È chiaro che ad un intervallo di 80 Réaumur e ad un intervallo di 100° centigradi corrisponde un inter-