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Fig. 200.
Fig. 201.
mente più pesanti dell'acqua e dovrebbero cadere in seno a questa! Gli è che le loro zampe sono umettate di grasso, cosi che l'acqua dello strato superficiale non si sconvolge per bagnarle ma si mantiene a costituire quell'insieme dotato di una certa tensione elastica non superabile dal peso dell' insetto.
B&sta lavare a questo le zampe con etere che ne sciolga il grasso superficiale per vedere scomparire in esso la possibilità di camminare sull'acqua senza affondare.
Dalla tensione superficiale uguale in ogni direzione, perchè non vi sarebbe alcuna ragione dell' esser essa più forte da un lato che dall'altro, dipende la forma perfettamente sferica delle gocce liquide non perturbate dall'azione della gravità. Gocce sferiche in siffatte condizioni e con dimensioni alquanto grandi si formano agglomerando, come suggerì Plateau, olio in seno ad una mescolanza d'acqua ed alcool con densità pari a quella dell'olio.
Splendidamente dimostrata è la tensione superficiale delle masse liquide ridotte in lamine sottili. Si può dire che in queste lamine liquide è il caso di considerare il solo comportamento superficiale del liquido ripeten-tesi da una parte e dall'altra delle lamine stesse. Si formano facilmente, come ognuno ben sa, con acqua saponata.
Sebbene tutto ciò che ora abbiamo richiamato alla mente tenda a persuadere che la superficie di un liquido sia costituita da una membrana elastica, nulla dimostra in modo assoluto /' esistenza di questa membrana. Certo però si è che aiia sup-rfici' .di un li<-¦>''«-lo !*» particelle mostrano un comportamento in qualche maniera diverso da quello che dimostrano nell'interno del liquido.
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§ 104. La capillarità. — Sono interessanti da notare certi fenomeni che si conoscono da lungo tempo sotto il nome di fenomeni capillari, e che sembrano in opposizione colle leggi della statica dei fluidi. Riguardano il comportamento dei liquidi al contatto con tubi a sezione piccola paragonabile a quella di un capello, che in essi liquidi parzialmente si immergano.
Immergiamo nell'acqua (Fig. 200) un tubo di vetro di piccolo diametro (l mm. ad esempio). Evidentemente tutto intorno ad esso, ma per piccolo tratto, il liquido si incurverà con andamento concavo; nell'interno del tubo la superficie del liquido in esso penetrato, dato il piccolo diametro del tubo, sarà tutta incurvata, tanto più incurvata quanto più piccola sarà la sezione del tubo, e costituirà, come si dice, un menisco concavo.
Eseguendo l'operazione indicata dell' immersione del tubo e osservando attentamente l'andamento delle cose, si notano gli incurvamenti superficiali indicati, ma si nota anche di più un elevamento del liquido nel-l' interno del tubo sul livello che il liquido stesso ha fuori. Tale elevamento cresce per vari tubi in ragione inversa col diametro interno dei tubi.
Immergendo il tubo di vetro, anziché in acqua, nel mercurio (Fig. 201), si avrà, per quanto sappiamo, incurvamento del liquido con andamento convesso. Neil' interno del tubo si forma alla superficie del liquido un mpnisco convesso, tanto più incurvato quanto più piccola sarà la