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Fig. 195.
da pulviscolo e da germi, col farla passare attraverso ad ovatta leggermente compressa, l'aria od una sostanza gassosa qualunque. Gli interstizi del filtro sono centinaia di volte più grandi dei corpuscoli da trattenere.
Esempi bellissimi di aderenza fra solidi e solidi si hanno in alcuni processi industriali di tintura. Così il lino si colora in azzurro coli' immergerlo in acqua contenente in sospensione dell'oltremare insolubile. Così i filati di lana e di seta si colorano con tinte chiare, ma solidissime, agitandoli in bagni contenenti in sospensione polveri insolubili come ocra, carbone, oltremare ecc.
Si tratta in tutti questi casi di attrazione molecolare, di aderenza fra particelle in sospensione e materiale da colorarsi.
In certi casi occorre prima fissare per azione puramente meccanica, quale è quella più sopra indicata, una sostanza opportuna, detta mordente. A questa poi si combina la materia colorante per formare un composto insolubile detto lacca, che sarà quindi trattenuta per aderenza nella fibra. Sono quei casi nei quali fra la fibra e la sostanza colorante non si ha direttamente aderenza sensibile.
I processi di argentatura del vetro o della porcellana si riducono all'immersione del corpo da argentare in bagno contenente una soluzione di un sale d'argento mista in un liquido conveniente. L'argento metallico in polvere finissima viene ad aderire fortemente sul vetro o sulla porcellana se si è avuto cura di ripulire perfettamente la superficie. L'operazione stessa di incollare insieme due corpi, si riattacca a fenomeni di aderenza molecolare.
L'adesione non si manifesta solo fra solidi e solidi, ma anche, e spiccatamente, come lo proverebbero esperienze ed osservazioni che qui non possiamo riferire, fra solidi e gas. Non si ha solido che permanendo in un gas non finisca per assumere intorno a sè uno strato aderentissimo di quel gas.
Ma anche fra solidi e liquidi si manifesta l'adesione. Non lo prova all'evidenza il fatto che immergendo un solido in un liquido, ritraendo poi il solido spesso avviene che questo rimane bagnato? Ed anche quando il liquido non bagna il solido, come potrà intendersi da quanto diremo in seguito, si manifesta l'adesione.
L'adesione fra liquidi e solidi dà anzi origine a fatti interessanti di incurvamento della superficie dei liquidi in prossimità dei solidi che in essi si immergono.
Si abbiano due recipienti (Fig. 196 e 197) contenenti l'uno dell'acqua e l'altro del mercurio. Si collochino due lamine uguali di vetro, l'una B nell'acqua e l'altra A nel mercurio. Poiché si sa che l'acqua bagna il vetro ed il mercurio no, si può con sicurezza ritenere fin d'ora che è più forte l'adesione fra acqua e vetro che non fra vetro e mercurio. Non solo, ma nel primo caso l'adesione vince la coesione fra le particelle del liquido, e nel secondo caso è la coesione che vince l'adesione. Nella regione della massa liquida prossima alla lastra di vetro immersa si dovranno considerare per i due casi, a riguardo