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motore invia dell'aria nel palloncino, che, gonfiandosi, comprime l'idrogeno e mantiene teso l'involucro esteriore.
Vewto
§ 90. Gli aereoplani o velivoli. — Come si sa, coloro che attendono alla soluzione del problema della navigazione aerea, pur tenendo ben di mira i palloni che in virtù del principio di Archimede si sostengono molto facilmente nell' oceano aereo, si sono da qualche tempo istradati su altra via. A sostenere la nave aerea, non si invoca più la maggior leggerezza specifica di essa rispetto all' aria, ma si ricorre a disposizioni e meccanismi speciali, che permettono alla nave aerea, specificamente molto più pesante dell'aria, di sostenersi e di muoversi liberamente nell' atmosfera.
Come appendice a quanto abbiamo detto sugli aereostati, non sarà male che accenniamo alla costituzione di quelli che volgarmente si chiamano più pesanti dell' aria in contrapposizione ai palloni, che son detti più leggeri, sebbene impropriamente.
Sorvoliamo sul conto di apparecchi, per ora non molto soddisfacenti, nei quali si cerca di imitare il volo degli uccelli, ed ai quali si
è dato il nome di ornitopteri; come pure sugli elicopteri sostenuti in aria dal movimento di un' elica ad asse verticale.
I soli apparecchi più pesanti dell'aria, ai quali ora si leghi larga fiducia e dai quali si siano ottenute prove pienamente soddisfacenti, sono gli aereoplani, chiamati velivoli da alcuni, per suggerimento di Gabriele D'Annunzio, forse il primo poeta, che, guidato da un pilota, abbia su uno di essi solcato l'oceano aereo. Si possono considerare come discendenti immediati del notissimo cervo volante.
Chi non ricorda di aver veduto o magari giocato con un cervo volante, semplice piano di carta, fissato su opportuno telaio e al quale è attaccato un estremo di una lunga funicella, che chi giuoca sostiene in modo da poter gradatamente allungare?
Con aria calma e senza spostamento di chi tiene la funicella è affatto possibile la elevazione del cervo in aria, perchè esso pesante dell'aria, e su di esso non è applicata alcuna forza antagonista alla gravità che lo tiene a terra.
Ma il vento soffiando, o il ragazzo che giuoca e che tiene la funicella correndo, possono fornire la forza contraria alla gravità e rendere possibile al cervo volante di rimanere sospeso nell'aria, pur essendo specificamente più pesante di questa.
Consideriamo il caso del movimento di chi tiene la fune attaccata al cervo volante, e una posizione di questo inclinata sull'orizzonte.
Fig. 175. - Le forze che entrano in esercizio nella sostensione di un cervo volante: il peso e l'azione di trazione della corda si compongono di una forza Scui fa equilibrio una componente RT del vento o della resistenza dell'aria al moto del cervo.
non è più