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dalla corrente di questo. Da parecchio tempo si è tentato di vincere correnti che tendano a trascinare il pallone dove non si vorrebbe, non solo, ma a dirigere secondo una determinata via l'aereostato. Son nati cosi i dirigibili.
II principio dei dirigibili è presto inteso. Se si ammette che l'aria sia immobile per rapporto al suolo, basta produrre uno spostamento del pallone nell' aria per spostarlo rispetto al suolo. Per giungere a questo fine bisogna munire il pallone di un motore (che dovrà essere leggero e potente al tempo stesso) il quale possa mettere in movimento una elica, che sostanzialmente è un frammento di vite a grande diametro, avanzatesi col suo moto nell'aria, precisamente come una vite comune si avanza colla propria rotazione nel legno. Col movimento di penetrazione nell'aria, l'elica trascina la navicella alla quale è fissata, e conseguentemente l'intero aereostato. Un timone in lamiera serve alla direzione. Se l'aria non è
in riposo, si può ap- Fig. 174. - Il dirigibile militare P1 od 1 bis che vola sopra Roma.
plicare Io stesso principio. Solamente che,
allorquando il vento soffia in senso contrario alla direzione data al pallone, occorre che la velocità impressa a questo dall'elica sia superiore a quella del vento.
In tutti i casi si rende la resistenza dell'aria il più che possibile debole dando ai palloni la forma di fuso allungato.
Un problema non indifferente ed inerente alla dirigibilità dei palloni è quello della stabilità dell'aereostato, compromessa dalla velocità del movimento tendente a conferirgli oscillazioni più o meno pronunciate. A questo fine si collocano nella parte posteriore dell' aereostato dei palloncini di forma allungata che ne assicurano la stabilità.
Una forte causa di compromissione della stabilità dell'aereostato è la deformazione dell' involucro, che interviene quando non sia più interamente gonfiato, ad esempio, quando si abbandoni del gas per la discesa. Si ovvia a questo inconveniente coli' uso del palloncino interiore, collocato dentro al pallone e comunicante coli' aria esterna mediante valvole opportune. Alla partenza, riempito il palloncino d'aria, si gonfia l'aereostato di idrogeno. Durante I' ascesa l'idrogeno tende ad aumentare di volume, preme sul palloncino che lascia sfuggire dell' aria dalle sue valvole, si sgonfia parzialmente e permette all' idrogeno di aumentare di volume. Durante la discesa, l'idrogeno diminuisce di volume, ma contemporaneamente un ventilatore od una pompa comandata dal