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poco diverse dalla pressione atmosferica, e a questa superiori: inoltre essa si riferisce all' aria. Orbene, si può ritenere, perchè esperienze opportune lo hanno dimostrato, che in generale la legge suindicata valga per tutti i gas e per pressioni superiori ed inferiori molto o poco alla pressione atmosferica.
Per pressioni inferiori alla pressione atmosferica si può per l'aria operare come viene rappresentato dalle Figg. 168 e 169.
Per pressioni superiori e per pressioni inferiori alla atmosferica si può fare la dimostrazione della legge di Mariotte utilizzando altri dispositivi equivalenti in fondo a quelli qui indicati.
La fondamentale legge di Boyle può esprimersi algebricamente in modo semplice. Se V, V, V' ecc. rappresentano i volumi assunti da una medesima massa gassosa, e P, P, P' ecc. le corrispondenti pressioni, la legge di Boyle è tradotta nelle uguaglianze:
V_P' V__P' m
y p ' y ' ' p ecc> Vzz/
Da queste uguaglianze, riducendo a forma intera, si ricavano le altre: VP = V'P' ; VP = V'P' ecc.; (23)
dalle quali risulta la catena:
YP=V'P' = V'P' = . . . . (24)
Essa ci dice in generale che per una determinata massa gassosa, qualunque sia il volume da essa assunto, il prodotto del volume che essa occupa per la corrispondente pressione ha sempre lo stesso valore.
§ 87. Manometro ad aria compressa. — Un sistema costruito da un tubo ad U con mercurio allo stesso livello nei due rami e con un ramo in vetro grosso e resistente chiuso e contenente aria, mentre l'altro è munito di rubinetto e può mantenersi in comunicazione con un recipiente, contenente un aeriforme del quale si vuol conoscere la pressione, può fornire la misura di questa pressione, se sul tubo in vetro è stato praticata una graduazione in base alla legge di Boyle. Si chiamerà tal sistema un manometro ad aria compressa.
CAPITOLO XIII. AEREOSTATI ED AEREOPLANI O VELIVOLI.
§ 88. Montgolfiere - Aereostati. — Siccome il principio di Archimede vale anche per gli aeriformi, è chiaro che un corpo avente un peso inferiore alla spinta che prova da parte dell'aria, deve elevarsi nell'aria, come un pezzo di sughero si eleva nell'acqua. Per realizzare un corpo siffatto si chiude in un recipiente impermeabile e leggero un gas meno denso dell'aria, come l'idrogeno od il gas illuminante. E questo il principio degli aereostati, che sono globi riempibili con idrogeno o con gas illuminante, formati con seta tagliata a spicchi e spalmata di materiale opportuno a che si formi un involucro impermeabile al gas. Ad essi è attaccata una navicella, sulla quale possono stare persone, apparecchi od utensili.