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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   due rami (è) corrisponda a quello che misura la pressione atmosferica nel momento dell' esperienza, si viene a ridurre il volume jdella massa d'aria imprigionata nel ramo chiuso, raddoppiandone manifestamente la pressione. -'t
   Orbene, valendosi della graduazione è facile vedere cbe il volume si è ridotto alla metà di quello che era. Se col versare nuovo mercurio
   Fig. 171. Fig. 172.
   Come si dimostra la leg£e di Boyle per pressioni inferiori all'atmosfera.
   Mettendo in un tubo Torrieelliano graduato del mercurio in modo però da non riempirlo, e poi capovolgendolo in una vaschetta (Fig. 171) profonda BAI piena di mercurio sino ad ottenere che il livello del mercurio nel tubo capovolto uguag-li il livello del mercurio nella vaschetta, l'aria imprigionata nel tubo capovolto e soggetta evidentemente alla pressione atmosferica (Fig. 172) occupa un volume AM che si riduce al doppio o al triplo, cioè ad AN e od AP se si riduce la pressione alla metà ed al terzo sollevando il tubo cosi da far eccedere in caso il livello di mercurio di 38 cm., di 63,3 cm. rispettivamente.
   si portasse l'indicato dislivello al doppio (c) di quello che misura la pressione atmosferica così da triplicare la pressione esercitantesi sull' aria imprigionata, il volume di questa si ridurrebbe al terzo. Si può dunque concludere quel principio fondamentale, cui alludemmo nel § 73, enunciato quasi contemporaneamente dal Boyle in Inghilterra e dal Mariotte in Francia, e cioè che a parità di tutte le altre circostanze i volumi occupati da una medesima massa gassosa stanno in ragione inversa delle pressioni che questa massa sopporta, ossia della forza elastica che per reazione la massa esercita.
   Veramente l'esperienza da noi indicata riguarda soltanto pressioni