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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Le isobare che raccolgono le medie normali annue ci mostrano dapprima che nella regione equatoriale si ha una zona, lungo la quale la pressione è assai bassa (inf. a 760 mm.). Da una parte e dall' altra un poco al di là dei tropici, si hanno zone di pressione elevate, nelle quali si disegnano dei massimi ben marcati, sopratutto negli oceani. Questi centri principali sono cinque : 1' uno nel Pacifico nord, 1' altro presso le Azzorre sull'Atlantico nord, e, nell'Emisfero sud, uno sul Pacifico, un secondo sull'Atlantico, un terzo sull'Oceano Indiano.
   Al di là delle zone ad alta pressione, si nota una diminuzione di pressione allorché si procede verso i poli. Il fenomeno è ben evidente nell'Emisfero sud, ove la pressione annua media cade ovunque al disotto di 750 mm. al di là della latitudine di 52°. Nell'Emisfero nord si fa sentire accentuatamente l'influenza dei continenti, tuttavia il fenomeno non è meno manifesto ; le basse pressioni si mostrano in modo nettissimo sui mari. Si hanno due minimi (inf. a 754 mm.) uno ad est della Groenlandia e 1' altro al nord del Pacifico, presso lo stretto di Behring.
   Isobare di gennaio e di luglio. Le isobare annue non sono sufficienti per mettere in rilievo tanti fatti che si ricollegano allo studio della distribuzione della pressione alla superficie del Globo.
   Non potendo fermarci a considerare le isobare normali per tutti i mesi dell'anno, ci limiteremo ad una rapida osservazione di quelle corrispondenti ai mesi di gennaio e di luglio.
   Nelle isobare di gennaio e di luglio noi ritroviamo (come sulla carta annuale) il minimo equatoriale e i due massimi al di là dei tropici; ma la loro posizione ha un poco cambiato. Il minimo equatoriale discende al sud dell'equatore in gennaio, rimonta al nord in luglio. Essa presenta dunque nel corso dell' anno una oscillazione da una parte all' altra dello equatore nel senso del moto del Sole in declinazione. Avviene la stessa cosa delle due zone di massimo di pressione.
   Questo spostamento delle zone di minimo e di massimo di pressione è correlativo a quello del massimo di temperatura: la zona di pressione minima segue gli spostamenti della zona di temperatura massima o equatore termico.
   Per un medesimo luogo l'osservazione prova che la pressione subisce variazioni continue, dalle quali anzi si traggono, spesso a sproposito, delle previsioni sul tempo che farà.
   I barometri a mercurio difatti che si trovano nelle famiglie o negli uffici hanno in posizioni determinate della scala, delle indicazioni come tempesta, pioggia o vento, variabile, tempo costante, gran secco, le quali debbono appunto servire a trarre i pronostici del tempo. Tali indicazioni si trovano anche sui quadranti dei barometri metallici od aneroidi, e quando la pressione si porta verso i valori corrispondenti ad una di esse, questa fornirebbe il pronostico desiderato.
   A parte la circostanza che il valore normale della pressione è diverso per luoghi a diversa altezza, e che, se mai, le indicazioni scritte dal costruttore sul barometro non potrebbero valere che per un medesimo luogo a meno di non spostarle, come alcuni fanno, lungo la scala, esiste la questione pregiudiziale del non essere cioè in alcun modo attendibile un giudizio sommario di tal genere sul tempo che farà.
   Ciò che si può trarre in ordine alla previsione del tempo dalla