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Un tubo di vetro (Fig-. 154) lungo con una macchina pneumatica, ed bacinella
Macchina pneumatica
Altra esperienza può essere questa, circa un metro comunica da un lato è immerso coli' altro estremo in una contenente mercurio. Se si fa agire la macchina pneumatica si vede salire il mercurio nel tubo, prova di una forza premente che l'atmosfera opera sul mercurio della vaschetta. Gli antichi dicevano che la natura ha orrore per il vuoto, ed attribuivano a questo orrore il subito riempimento del tubo vuotato dalla macchina pneumatica. Ma poiché il riempimento ha luogo solo sino ad un dislivello di circa 76 cm. sul mercurio della vaschetta, si dovrebbe ammettere una limitazione a questo orrore. Meglio vale, per mille ed una ragione, non ultima quella della evidenza dei fatti, abbandonare il concetto dell'orrore per il vuoto ed attribuire, come abbiamo fatto più sopra, 1' ascesa del mercurio ad una vera e propria pressione dell' atmosfera.
Nelle scuole si vede eseguire un esperimento molto spiccio e insieme molto evidente che prova Fig.
la pressione esercitata verso il basso dall'atmosfera.
Un tubo largo di vetro, smerigliato nell'orlo inferiore in modo che si possa adattare sul piatto di una macchina pneumatica, si chiude superiormente con una vescica legata a perfetta tenuta (Fig.
si dispone poi sopra al piatto della macchina pneumatica e si rarefà l'aria in esso contenuta. A mano a mano che si progredisce nella rarefazione la pressione atmosferica esteriore, di meno in meno equilibrata dall' interna, fa incurvare verso il basso la membrana, sinché ad un dato istante la rompe con fragore per l'ingresso violento (implosione) dell'aria nel tubo.
Un altro semplice esperimento, atto a dimostrare la pressione esercitata dal- Fig. 156.
P atmosfera verso il basso, può essere eseguito da tutti colla massima facilità. In una boccia a collo svasato (Fig. 156) si introduca un pezzo di carta accesa, e quando questa, dilatando l'aria contenuta nella boccia, ne ha fatto uscire una parte, si applichi come tappo un uovo sodo da cui sia tolto il guscio. L'uovo subito si allunga, si spinge a poco a poco nel collo della bottiglia, e ad un tratto vi si precipita con un piccolo colpo secco. L'aria rimasta nella boccia raffreddandosi si è contratta con diminuzione della sua pressione; la pressione esterna allora, non più equilibrata dall'interna, ha potuto spingere P uovo entro la bottiglia.
La pressione si esercita in ogni senso. Servono benissimo a dimostrarlo i cosidetti emisferi di Magdeburgo, dal nome della città ove vennero per la prima volta adoperati sotto la direzione di Ottone Gueriche, sindaco e, nonostante questo, inventore della macchina pneumatica. Consistono in
Fig. 155.