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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   73
   mimp.
   Fig. 141.
   Fig. 142.
   peso. Orbene, l'equilibrio si ristabilirà subito, riempiendo il cilindro cavo di quello stesso liquido contenuto nel vaso. Prova evidente questa del fatto che il cilindro immerso aveva ricevuto una spinta, tradottasi in apparente diminuzione di peso, pari al peso del liquido spostato.
   - § 71. Il ludione. — I casi indicati nell' ultimo capoverso del § 68 si possono realizzare immergendo un uovo successivamente in acqua dolce, in acqua salata con non troppo sale', ed in acqua molto salata. Se queste due soluzioni sono opportunamente formate, l'uovo si affonda nell'acqua dolce, rimane immobile in qualunque punto della prima soluzione, e galleggia sulla seconda soluzione; poiché il suo peso è rispettivamente maggiore, uguale
   e minore di quello di un pari volume del liquido in cui è immerso.
   Ma si possono mettere in atto anche valendosi del così detto ludione. Esso consiste (Fig. 142) in una bolla di vetro G contenente aria e poca acqua, cui è attaccata una figurina più o meno ridicola che di solito è un diavoletto. L'insieme è poco più leggero di un egual volume di acqua così da galleggiare in questa; la bolla ha nella parte inferiore un piccolo forellino F. Spesso il diavoletto costituisce esso la bolla, ed il forellino ne occupa l'estremo della coda. Il tutto è collocato entro un vaso cilindrico di vetro quasi pieno di acqua, la cui bocca è chiusa da una membrana tesa. Se si preme la membrana un poco d'acqua entra per il forellino nell'interno del sistema, viene così accresciuto il peso di questo e se ne determina la discesa. Se si cessa di premere, la poca acqua entrata per la pressione, esce dal sistema e questo risale verso la superficie. Se l'acqua entrata sia tale da rendere il peso del sistema esattamente uguale al peso dell'acqua che esso sposta, la figurina rimane immobile in mezzo al liquido.
   II ludione è ordinariamente chiamato diavoletto di Cartesio, perchè si crede da tutti che il primo ad idearlo sia stato il grande geometra fisico e filosofo bretone Renato Cartesio (Des Cartes), mentre fu Raffaello Maggiotti di Montevarchi, che con esso fornì a lungo innocente divertimento ai signori fiorentini del suo tempo ed agli sfaccendati cortigiani di Ferdinando De' Medici.
   § 72. Determinazione sperimentale delle densità. — La
   bilancia idrostatica serve alla determinazione del peso specifico di un corpo. Si tratti di un certo solido, che sia, ad esempio, un pezzo di marmo. Lo si attacchi mediante un filo sottile all' uncino del piattello più elevato della bilancia, e lo si equilibri determinandone per tal modo il peso P. Si adatti poi sotto al corpo per immergervelo un recipiente contenente acqua pura a 4°. A immersione avvenuta, per la spinta ricevuta dal corpo immerso, viene turbato l'equilibrio della bilancia. Lo si ristabilirà con pesetti adatti sul piattello cui è appeso il corpo, ottenendo da essi il peso P' di un volume di acqua uguale al volume del corpo. Il rapporto fra P e Pci darà il peso specifico cercato. Difatti