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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Il bilanciere circolare determina degli arresti ad intervalli di tempo uguali sulla ruota di scappamento che il motore muove per l'intermediario di ingranaggi. Negli orologi da tasca come in quelli a pendolo sono i denti della ruota di scappamento che mantengono, per la forza del motore, il movimento del bilanciere dandogli un impulso nel momento in cui si liberano.
   La durata di oscillazione del bilanciere è proporzionale alla radice quadrata della lunghezza della spirale supposta sviluppata. Quindi se 1' orologio corre, si aumenta la lunghezza utile della spirale valendosi della pinzetta mobile, e così si aumenta la durata di oscillazione del bilanciere. Se l'orologio ritarda si opera in maniera opposta.
   § 61. Le oscillazioni di un pendolo a varie latitudini. —
   Facendo oscillare un medesimo pendolo in luoghi diversi della superficie della Terra, che si allontanino di più in più dall'equatore per avvicinarsi ai poli, si trova che la durata di oscillazione va gradatamente diminuendo.
   Se si pensa che la causa prima della oscillazione del pendolo è la gravità, ne risulta che essa si fa di più in più sentire sui corpi quanto più questi sono prossimi ai poli. In altre parole, si può dire che la gravità cresce alla superficie del Globo col crescere della latitudine, cosa che del resto avevamo asserita in altra occasione (§ 25).
   Col pendolo, e valendosi della formula T = 2—, che, risolta 4 ;cV . . S
   rispetta a g, dà g = si può trovare il valore della accelerazione g
   della gravità. In base a numerose misure si può ritenere che g abbia al livello del mare:
   all'equatore. ... il valore di cm. 978,07 alla latitudine di 45° » » 980,61
   al polo..... » » 983,18
   II valore di g diminuisce coli' altitudine di un milionesimo per ogni 3 metri di elevazione.
   § 62. La rotazione della Terra. — Un supporto (Fig. 106) di un pendolo può ruotare intorno alla verticale passante per il punto di sospensione. Orbene, facendo ruotare il supporto ed oscillare il pendolo si vede, cosa desumibile del resto dal principio di inerzia, che il piano di o-scillazione di questo rimane invariabile.
   Ciò permette, come il Foucault per primo pensò di fare e fece, di dimostrare la rotazione della Terra. Supponiamo difatti che un pendolo oscilli al polo. In 24 ore il suo punto di sospensione avrà fatto un giro completo, ma rimanendo il piano, nel quale le oscillazioni si effettuano, invariabile, se si determina la traccia di queste oscillazioni sul suolo, ad un osservatore posto sulla Terra che partecipa al movi- Fig. m.