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Nozioni di Fisica

Lavoro Amaduzzi
Nicola Zanichelli Bologna, 1924, pagine 208

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Usando pendoli di diversa lunghezza 99) si arriva a trovare
   che se le lunghezze stanno fra loro come i numeri 1, 4, 9, 16 ecc., le durate di oscillazione stanno fra loro come i numeri 1, 2, 3, 4 ecc. Ciò vuol dire che le durate di oscillazione sono proporzionali alle radici quadrate delle lunghezze dei pendoli.
   Si possono riassumere queste leggi relative alle piccole oscillazioni colla formula :
   t = T.\'± (19)
   8
   nella quale = 3,1416; t è la durata della oscillazione semplice, / èia lunghezza del pendolo e g 1' accelerazione della gravità. Per la oscillazione completa si avrebbe:
   T=2X\I-L. (20)
   v 8
   La durata T della oscillazione completa si chiama anche periodo.
   § 59. Pendolo che batte il secondo. — Si dice che un pendolo batte il secondo quando la durata della sua oscillazione semplice è di 1 secondo. Per esso si ha :
   Arico/'/t
   § 60. Applicazione del pendolo agli orologi. — Huygens nel 1657 applicò per primo il pendolo alla regolazione degli orologi. Sia una ruota dentata fissa ad un cilindro, il cui movimento venga prodotto dalla caduta di un peso attaccato -JSTfll
   ad una fune avvolta ^^IfflhP fi sul cilindro medesi-
   //Sili f
   mo. Se la caduta del smp/mmur^ a A j peso fosse perfetta- f Ìli:'!
   mente libera, il mo- jjijl
   vimento del peso, e ij,j,
   quindi il moto del cilindro con tutte le ruote e gli ingranaggi ad esso collegati, sarebbe uniformemente accelerato. Un archetto metallico detto àncora (Fig. 100), con due ripiegature estreme ad andamento radiale, può oscillare intorno ad un asse perchè trascinato nel moto da una forchetta (Fig. 101) entro cui è incastrata l'asta di un pendolo, che prende in questo caso il nome di bilanciere.
   La ruota dentata venga mossa nel senso della freccia (Fig. 102 e 103) o col meccanismo indicato, o per azione di una molla che si Fig. 101.
   Fig. 100.