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Morfologia latina
Parte II - Pratica
Luigi Zenoni
, 1920, pagine 357+80

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   350'
   Parte Seconda
   e mostrata la pittura. Conosciuto l'errore a), con nobile vergogna ,2) si dichiarò vinto l3), perchè 14) egli aveva ingannato gli uccelli e Parrasio (aveva ingannato) lui (se) Artista.
   Dicono che15) Zeusi dipinse poscia un fanciullo che portava 10) grappoli d'uva5), ai quali essendo volati gli uccelli, colla medesima sincerità 17) si adirò 18) contro 1' opera sua e disse : «Io ho saputo dipingere19) meglio i grappoli d' uva che il fanciullo; infatti (nam), se io avessi dipinto a perfezione20) il fanciullo, gli uccelli avrebbero dovuto21) aver(ne) paura2'2).
   4) Zeuxis (isoìdis) Heracleotes (aeì.—2) in cerlamen venire cum aliquo. —3) Parrhasius Ephesius. —4) cum colpiucchpf. cong.
   — 6) grappolo d'ma = uva, ae, f. —6) ut coli' impf. cong. (di advo-lare ad...).—7)Iinteum deferre.—8) tumens ( = gonfio). —9) flagi-tare. —10) linteum removere. —il) abl. assoluto; -P. I. (Teor.). § 183.
   — 12) pudor, oris. m. —13) palmam alicui dare o deferre. —14) quo-niam col piucchpf. cong. —ir>) accus. coll'inf.;-P I. (Teor.), § 172.— 16) che portava part, pres. — 17) ingenuitas, atis, f. — 18) succensere l'eoi dat.)-,-P.I. 186. A. n. 203.-1») trad. io dipinsi. — ») abso-
   lute. — 21) piucchpf. indicativo. — 22) timóre.
   12. Lealtà ') di Camillo.
   Mentre 2) Camillo assediava coli' esercito la città dei Fa-lisci 3), un maestro di scuola4), alla cui cura erano affidati5) i figli dei principali cittadini, pensando (di) rendere a sè benevoli6) Camillo e il popolo romano, un giorno condusse i giovani fuori della città, fino alla tenda7) di Camillo. Quivi all'infame attentato8) aggiunse un più infame discorso. «To consegno, disse, la città dei Fal'sci in mano9) dei Romani, dando in loro potere !0) questi fanciulli, i cui genitori sono i primi fra11) i cittadini ». Come (ubi) Camillo udì queste cose : « Non sei venuto, rispose, o scellerato ad (adì un popolo, nè ad un comandante simile a te. Ha le sue leggi (2; la guerra, come (sicut) la pace ; e noi apprendemmo a farla giustamente non meno che fortemente. Noi non portiamo le armi contro giovani imbelli, ma contro nemici armati ». Come (ubi) ebbe detto ciò, comandò che 13) quel maestro fosse ricondotto 14) in città. La lealtà romana e la giustizia del comandante furono altamente celebrate da tutti i Falisci, i quali mandarono subito ambasciatori a (ad) Camillo negli (in) alloggiamenti, e di là