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15. 27 pavone e Giunone.
Il pavone andò una volta da Giunone, sopportando a malincuore che1) ella non gli avesse dato il dolce canto dell'usignuolo: (e diceva) questo essere ammirato da tutti gli uccelli, sè esser deriso, tostochè abbia aperta la bocca2). Allora per3) consolarlo la dea gli rispose : « Ma tu lo superi in bellezza, lo superi in grandezza; il fulgore dello smeraldo brilla nel tuo collo e tu spieghi4) la coda splendida per dipinte penne ». « A che6) mi désti, soggiunse6) il pavone, la muta bellezza, se sono superato nel canto?». «Ad arbitrio (abl.) dei fati, replicò Giunone, furono a voi assegnate7) le parti ; a te la bellezza, le forze all'aquila, la bella voce all'usignuolo, gli augurii al corvo, e tutti sono contenti dei propri pregi (abl.) ».
Non voler desiderare quelllo che non ti è stato dato dalla natura, affinchè la speranza delusa non si muti in lamenti8).
4) indigne ferre quod... — 2) vocem (e)raittere od edere 3. — 3) causa ; - P. I. (Teor.), § 266. Osserv. — 4) expli'co 1. —6) quo. — 6) inquit. — 7) dare. -8) ad querelami recidere (ricadere in..,).
B) Riduzioni da Cicerone, Cornelio Ne-pote, Tito Livio, Valerio Massimo, Giustino ecc.
1. Catone Maggiore.
Catone Maggiore, nato nel municipio (di) Tusculo1), fu in tutte le cose di singolare attività2). Infatti fu agricoltore solerte, esperto giureconsulto, grande comandante3), buon4) oratore ed amantissimo 6) delle lettere. Sino dall'6) adolescenza compose 7) orazioni ; (da) vecchio cominciò (a) scrivere storie. Di queste sotte sono i libri. Il primo contiene8) le geste dei re del popolo romano, il secondo ed il terzo (contengono) le origini di ogni città ital'ca9), per (ob) la qual cosa forse egli li ha chiamati tutti « Le Origini ». Nel (in) quarto poi è (narrata) la prima guerra punica, nel quinto la seconda. E tutte queste cose sono state dette per sommi capil0). Egli narrò11) anche tutte le altre guerre in egual modo, sino alla12) pretura