Parte Seconda
292.
1.1 Greci vinsero 1 Persiani per terra e (que) per mare (ahi.). 2.Dal (e) mare e (que) dai fiumi si levano ') continuamente vapori. 8.1 pesci si prendono o (rei) cogli arni o colle reti. -4. TI cielo è ora sereno ora nuvoloso. 5.Un magistrato può o (aut) guastare i costumi di una città o correggerli. 6.11 soverchio sonno nè al corpo giova uè all'animo. 7.1 veri amici sono sempre pronti (a) portarci aiuto, nè ci abbandonano nei pericoli. 8.Nessuno può tutto, neppure il re più polente. 9. La vittoria di Temistocle presso (ad) Ralamina non solo fu salutare alla Grecia, ma anche liberò2) tutta P Europa dalla (a) dominazione dei barbari. 10. Tuo padre ha sempre amato il mio come un fratello. 11.1 fiori ci dilettano sia pei- la (loro) bellezza, sia per 1' o-dore. 12. Sia che tu vada in campagna (acc.), sia che tu resti in città, io ti visiterò spessissimo. 13. Gige pastore a cagione del (suo) anello (non) era veduto da nessuno, egli poi vedeva ogni cosa (plur.). lì ascendo 3. — 2) vindico 1.
293.
1. Multi discipuli nec attollere oculos aut hiscere coram magistro audent. 2. Corpus moritur, animus vero nunquam morietur. 3.Homini mendaci ne verum quidem dicenti credere solemus. 4. Ciceroni patriae salutem Romani debebant, itaque pater patriae est dictus. 5. Doctrinam atque virtutem fortuna neque dare cuiquain neque eripere potest, 6. Ut magistrati-bus leges, ita populo praesunt magistratus. 7. Tempori parce, duabus tribusve horis multa utilia facere potes. 8. Multa quidem videmus, at plura sunt, et maiora etiam,