Avverbi
   283
   mani a sera (abl.) tornerò in (iri) città. 8. L'altr'ieri camminai due ore (acc.) in3) piazza con tuo padre. 4^11 duce stabilì (di) partire il giorno dopo ai primi albori4). 5.1 giovani devono esercitare la memoria ogni giorno. 6. Gli Elvezii talvolta di giorno, più spesso di notte, tentavano (di) passare il Rodano. 7. Io supplicherò volentieri Cesare (dat.) per5) te, come ho fatto sinora. 8. Poco fa parlai di te col tuo maestro. 9.Noi assaltammo quella parte dell' esercito, che non ancora aveva passato il fiume. 10. Un'altra volta ti scriverò di più6). 11.Fra poco vedrò la mia villa edi miei campi.
   12. C' era 7) una volta un vecchio, che raccontava ai
   jr
   suoi nepoti questa favoletta. 13. Tutti gli uomini un giorno8) morranno. 14. Di tratto in tratto rileggo i più bei luoghi di Virgilio e di Orazio. 15.Da lungo tempo io attendo allo9) studio delle lettere. 16.E sino a quando mai10), o fortissimi uomini, soffrirete queste ingiurie?
   ') P. I. § 79. 2. N. 1. — 2) mando a chiamare = arcesso ; -imper. fut. —3) in coli' abl. — 4) prima luce; primo dilucido. 5) prò coli' ahi. — 6) trad. più cose. — 7) trad, fu, ~~ 8) aliquando. — 9) incumbo in o ad... coli'acc. — 10) quousque tandem...; P. I. § 207. N. 4.
   253.
   1. Haec gens olim armis virisque clara erat. 2. Nihil est tam firmum, quod non aliquando vetustate con-sumatur. 3. Non, si male nunc 4), et2) olim sic erit. 4. Cicero identidem in Tusculanum redibat.. 5. Utilitas aliquando cum honestate pugnat. 6. Iampridem cupio Alexandrlam visere. 7. Quonam tandem3) modo hoc fecisti ? 8. Antehac quidem sperare saltem licebat; nunc etiam id ereptum est. 9. Propter vicinitatem to-tos dies simul eramus invicem. lO.Redeo ad illuci, quod initio scripsi. 11. Postquam meclicus introiit, ex-