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Parte Prima
2. Avendo Fabio ripresa1) Taranto colla stessaarte (abl.), colla quale l'aveva presa Annibale, questi disse : « Anche Roma ha il suo Annibale ». 3. L'adulatore o loda le cose da biasimarsi
0 biasima le cose da lodarsi. 4. A chi chiese il perdono si deve tosto perdonare8). 5. In guerra o si deve vincere o morire da forti3). 6. In ogni pericolo si deve anteporre la gloria alla vita. 7. La voglia sfrenata4) di dominare fu cagione di moltissime guerre. 8. Negli antichissimi tempi5) i padri di famiglia presso i Romani avevano diritto di vita e di morte fi) sui7) figli 8).
4) recipio 3. — 2) parco 3. — 3) f'ortiter. — 4) voglia sfrenata
- libido, inis, f. — 6) abl. senza prep. — 6) nex, necis, f. — 7) in coli'acc. — 8) liberi, orum, m.
187.
1. Le procelle di Borea sono dannose ai naviganti. 2. Tutti
1 buoni cittadini, o Lucio Sergio Catilina, temevano i tuoi funesti disegni. 3. Noi leggemmo molti compendii di storia romana. 4. Tutti loderanno sempre Oreste e Pilade per la (loro) amicizia1). 5.1 miei scolari impararono con amore2) la grammatica latina. 6. Alle assidue madri di famiglia non saranno inai gravi le cure domestiche. 7. Il mio padrone tratta3) tutti i suoi servi con animo clemente4). 8.Le leggi sono e saranno sempre una difesa5) contro la forza. 9. L'invidia è un vizio da noi sempre grandemente abominato. 10. Demostene e Cicerone sono celeberrimi oratori ; l'uno è greco, l'altro romano. Quale dei due ammiri tu (di) più? Di quale dei due leggi più volentieri le opere? A quale dei due attribuisci gloria maggiore?
l) abl. — 2) studiose. — 3) traete 1. — 4) clemens, -ntis (abl.).
— 5) praesidium, ii, n.