Terza Coniugazione
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bella cura praefectis Darei, quos iam non tam armis quam terrore nominis sui vicit. 5. Magua caedes Per-saruin fuit. De exercitu Alexandri novena pedites, cen-tum viginti equites cecidere. 6. Audaces fortuna iuvat timidosque repellit. 7. Si bene semper vixisses, mor-tem nunquam metuisses. 8. Lacedaemonii oraculum Apollonis de maximis rebus consulebant. 9. Xerxes in Graeciam legatos misit, qui terram et aquam peterent. 10. Aut disce aut discéde.
') mortem oppeto 3. = incontro In morte. — 2) da gero, gessi, gestum 3; - bellum gero = faccio guerra.
126.
1. Ora leggiamo (cong.) Cicerone; poscia leggeremo Virgilio. 2. Io non ti presterò più fede 4), o amico, perchè mi bai ingannato. 3. Coltiviamo sempre studiosamente le lettere e le arti. 4. Gli scolari imparino, i maestri insegnino. 5. Onorate 2) e temete i vostri genitori, o fanciulli, affinchè viviate lungamente sopra3) la terra. 6.1 Romani fecero 4) tre guerre coi Cartaginesi, li vinsero e distrussero Cartagine. 7.Se tu avessi detto il vero, tutti ti avrebbero lodato. 8. Se quel re reggesse con giustizia i suoi popoli, tutti lo amerebbero5). .^.Tacito, storico famoso, descrisse il sito, i costumi ed i popoli della Germania. 10. Gli ambasciatori di tutte le città della Gallia chiesero la .pace a 6) Cesare. 11. 0 imparate o andatevene.
4) fidem liabeo alieni,. — !) colo 3. — 3) super coli'acc. —4) vedi es. 125, prop. 4. — 5) diligo 3. — 6j peto pacem ab aliquo.
127.
Participii, Infiniti, Gerundio, Supini.
1. Facilius est aliena vitia reprehendere quam sua corrigere. 2. Mendaci bomini nunquam credemus ve-