Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      un dato vestiario tutte le volte, che si facessero vedere in pubblico . E per tal modo, dice questo immortale letterato, nella stessa professione del 7nate si č trovato prima il castigo e poi il rimedio (184)-
      Del i4i5 la universitā degli Scolari di Padova bramando di aver per professore di legge il celebre Pietro d' Angarano, e altronde conoscendo che la Repubblica veneta era esausta di danaro a colpa delle guerre, nella supplica presentata a quel Senato propone; che venga dato ad affitto il dazio delle meretrici di Padova per impiegare il ricavato nel migliorare la condizione di quel Ginnasio, e nel salariare il detto d' Angarano (i85).
      Non posso omettere un documento veramente curioso, riportato dal Carli nella sua bella storia patria di Verona. Consiste in un memoriale scritto nel vernacolo che colā si usava del i565 , diretto al magnifico e potente signore Messer Can-Signorio della Scala a nome di tre veronesi, supplicanti u-milmente di poter riaffittare ad altri 1' arena e la campagna di Verona, da essi tenute a pigione dalla pubblica camera, ed imploranti la condizione, che altra persona non possa tener bordello, nč meretrici se non se quella, che avesse ad affitto l'arena ; e che inoltre nč quella, nč altra persona possa tener meretrici in altro luogo fuori dell'arena, anche in riflesso al maggior vantaggio del Signore di Verona (186).
      Dal breve quadro storico di questa, quanto


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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