Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      delle quali una parte era di ragione dell' Officiale delle bollette, altra del Podestà, altra de' Salariati ec. ..
      Simili tasse erano in uso anche in Germania , anzi venivano date perfino in feudo, constando dalla storia, che i Conti principeschi di Iienneberg, come burgravj e marescialli del Vescovo di Virzbur-go, furono investiti del bordello da quel Vescovo ; e che parimenti il Giudice supremo dello steccato percepiva in Austria il reddito del pubblico postribolo di Vienna (i85).
      Ma per non istancarvi con una farragine di e-sempi stranieri, mi limiterò a riferirvene soltanto alcuni di patrii.
      Il Faeciolati racconta, che del i582 fu presa o-gni cura per richiamare alla Università di Padova professori rinomati, e che tra i progetti di aumentare i fondi, co' quali pagarli, fuvvi anche quello di convertire a vantaggio dello Studio il dazio meretricio; soggiungendo che le combinazioni accidentali medesime concorsero a quello scopo; mentre essendo stati sconfitti i Veronesi alle Brentelle dai Padovani, ed avendovi trovato nel campo di battaglia abbandonato cento e venti meretrici, le quali per diritto di guerra caddero in potere di Francesco Carrarese signore di Padova , questi le obbligò a prostituirsi a prò del fisco, secondo l'uso di allora. Egli adunque fissò loro alcune casucce, poste tra le mura vecchie ed il fiume Brenta, presso al ponte de'Molini ('tuttora Ponte-molin ) , obbligandole ad


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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