Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene
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di esse debba portare per distintivo un nastro rosso alla spalla sinistra : che siffatto convento venereo sia presieduto da una Superiora, eletta ogni anno dai Consoli o Consiglio Municipale , come direttrice • sponsabile della tranquillità interna : che ogni sab-bato la Superiora, ed un chirurgo eletto parimenti dal Consiglio, debbano insieme visitare ognuna di quelle ragazze, acciocché, qualora ne trovassero d'infette dal male che nasce da coito impuro, le facciano segregare, onde la gioventù, che vi concorre non prenda la infezione : che in caso di gravidanza, la Superiora ne avverta i Consoli, i quali pro-vederanno acciò non resti pregiudicato il feto: che la Superiora sia il giudice definitivo di tutte le questioni interne insorte per gelosie e ladronecci : che ne sia vietato l'ingresso agli Ebrei, i quali se clandestinamente s' introdurranno , verranno messi in prigione, e frustati per tutta la città, come toccò a certo Doupedo di Carpenti-asso nel i4o8.
Chi non ammira in questo Decreto le viste della più matura politica, e della più previdente Igiene pubblica ? Chi non vede dipinta la malattia venerea, che pur si vuole portata d'America oltre un secolo e me?zo dappoi ? Chi finalmente non converrà, che qualora un simile stabilimento fosse stato adottato da tutti i Governi, il contagio venereo si sarebbe, se non del tutto, almeno in gran parte distrutto?
Alcuni Governi si avvisarono di trovare nel vizio stesso 1' espediente più valido a correggerlo, o
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