Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      Quasi tutti i primitivi Impelatoti e Monarchi del Cristianesimo bandirono e perseguitarono la prostituzione ; e segnatamente Carlo Magno fulminò pene severe contro di quelli, che dessero ricovero alle sgualdrine. Ma tutt' i loro sforzi tornarono vani ; mentre la storia del medio evo ci rappresenta i bordelli tanto frequenti ¦ quanto Io erano le osterie (174)- Egh è per questo che troviamo, che i Sovrani successivi si contentarono di assoggettare siffatta razza di donne a certe discipline , della cui esecuzione taluni incaricarono i Vescovi, come fece Giustiniano.
      Uno de' primi regolamenti, che emanò Luigi VIII riguarda le prostitute, alle quali vieta di portare certe cinture dorate, che in allora erano di moda, onde non fossero equivocate colle donne oneste. Il santo re Luigi IX, quell'apostolo e martire della Croce, del 1204 non potendo più resistere al libertinaggio dominante, da buon cristiano scagliò ¦un bando assoluto contro i postriboli : ma poscia avvedutosi, che non volendo tollerarne uno, dovea tollerarne molti, attesa la dispersione delle meretrici per ogni parte,. da monarca politico ancora dentro lo stesso anno si ridusse a concentrarle tutte in certi dati quartieri di Parigi , che tuttora si conservano nel possesso medesimo, e a sottoporle inoltre ad alcune discipline relative alle ore del ritiro,, e al vestiario distintivo. Anzi v'ha chi pretende, che quel santo Re non sarebbe forse disceso a questa disciplina, se a Margarita di Provenza sua,


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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