Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      dirne: Di Venere non si abusò giammai quanto ai tempi della prima comparsa di questa lue, e quindi non le disconviene Vaggiu 'lo di Venerea. E in altro luogo soggiunge: Il mal Francese non differisce gran fatto dalla lebbra , perchè questa stimola la lussuria di maniera che ne segue la lue: ciò procede da Venere, che domina nella lébbra. Dal medesimo autore abbiamo perfino i primi cenni" della Lue larvata in quelle espressioni : Il veleno del mal Francese, qual è in se stes' so, ha pure in se stesso il modo, e la proprietà di alterare tutte le malattie, e di formare di esse un altro essere: e a questo nuovo essere altrove dà il titolo di Tintura Francese, che paragona al fuoco infernale di Sodoma e di Gomorra.
      Ad onta di tutto questo, soltanto verso la fine del secolo XVI, il nostro Sassonia ne stabili per causa primitiva ed unica il veleno contagioso, e l'azione del medesimo sugli umori.
      Ammesso per causa vera ed essenziale un contagio derivante dalla Venere impura, sembrerebbe che si fosse dovuto convenire generalmente sull'antichità della malattia, giacché si era convenuto sul-1' antichità della causa. Eppure la opinione della origine Americana, e l'ingiusto ed obbrobrioso titolo di mal Francese mai furono sostenuti con tanto calore, ingegno, erudizione, e quindi con quasi universale persuasione, quanto da quel tempo in qua.
      Se però non si vorrà negare la dovuta fede ai risultamenti storici dimostranti : I. Che la lue venerea


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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