Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      essere e limitrofa e talvolta anche riunita alla Spagna. Rutilio Numaziano, nativo di Tolosa, compiangeva la patria oppressa dagli Ebrei ancora nel V secolo :
      Latius excisae pestìs contagia serpunt Pictoresque suos natio vieta premit. Anche la Provenza fu popolatissima di Ebrei fin dall' antichità, e molto più nell'epoca del loro bando dalla Spagna. Dalla Provenza, per la via di Genova e delle due Sicilie, si sparsero sulla Italia, e particolarmente su Napoli e Roma.
      La Scozia, allora in qualche modo appartenente alla Francia, divenne rifugio di un gran numero di quegli esuli,
      L' Alemagna per professare principi di religione meno intolleranti, ne ricoverò nel suo seno una quantità straordinaria.
      Benché le storie poco parlino di questa dispersione, quasi fosse immeritevole di memoria, ci lasciarono però qualche traccia di una infezione propria di que' sciagurati,
      II Nauclero, insigne prevosto di Tulinga, nella sua famosa cronaca sotto la data dell'anno i492 » scrive, che trenta mille Ebrei morirono di peste durante la loro fuga dalla Spagna (i5i).
      Giorgio Fabricio assicura, che i Marrani portarono seco un morbo pestifero.
      Il classico Sprengel sull' autorità degli storici contemporanei dice , che i Marrani vengono imputati di aver recato a Napoli verso il fine di agosto


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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