Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      Che se tal azione esercita tanto potere su ogni sistema, quanto maggiore non lo deve esercitare sul sistema della generazione, i cui nervi formano un altro centro della sensibilitą, e il cui fluido seminale č il pił animalizzato, e quasi direi animato ? Infatti li medici e filosoli della pił rimota antichitą hanno ripetuto molte malattie dall' alterazione di quel sistema, cioč ora dalla venere impura, ora dall'abuso, ora dalla ridondanza, ora dall' esaurimento, ed ora dall'acrimonia di quel liquore. E siccome consta per le storie, che gli abitatori de' climi caldi furono sempre, e sono tuttora i pił libidinosi, sia per una spontanea salacitą, sia per una salacitą stuzzicata coli'uso delle cose afrodisiache, sia per una libera venere o pandemia, cosi devono di con» seguenza essere predominati da' morbi venerei La ragione č confermata dalla esperienza, e perchč appresso nessuna nazione si trovano nč tanto fre-quenti, nč tanto gravi le affezioni veneree, quanto appresso le orientali, giusta le relazioni de' medici Arabi ; e perchč questa famiglia di affezioni non fu mai nč tanto frequente, nč tanto grave in Europa, quanto dopo i rapporti che andarono facendosi maggiori tra 1' Oriente e 1' Occidente,
      Le principali epoche di tali rapporti possono ridursi: I. alla spedizione di Pompeo il grande in Africa ; II alla presa di Gerusalemme sotto Tito Vespasiano; III alla prima invasione delle Spagne fatta da' Saraceni ; IV alla prima Crociata ; V alla conquista di Granata fatta dagli Spagnuoli,


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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