Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      anche negl' impuberi, colla differenza però che in questi ed in quegli adulti, che non avevano contratto il morbo per mezzo di detto commercio, non comparivano mali locali alle ;>arti segrete, ma altri guasti sifilitici. Siffatti guasti erano ulcere de-pascenti alle fauci, che stendevansi alle interne narici corrodendo tutte quelle parti, che poi sbuc-cavano all' esterno corrodendo talvolta tutto il naso : ulcere per la faccia ancora più ribelli, e gravi di quelle della gola: ulcere serpeggianti lungo le braccia, collo, nucca, spalle, le quali ^licere se riducevansi a cicatrice in un lato, estendevansi nell'opposto dell'ulcera per modo, che coll'alternativa di cicatrizzarsi ed estendersi occupavano un assai lungo tratto delle indicate parti, e talvolta tutta la spalla, od il braccio, o la nucca. Rare volte vi e-rano i dolori delle ossa, rare volle le gomme, e quasi mai 1' esostosi . Negli adulti vi aveano inoltre le scolagioni, le ulcere, i bubboni, e varie maniere di escrescenze sifilitiche ai pudendi. Tutti, o quasi tutti erano coperti di scabbia. Moltissimi furono tratti a morte per lo più con lenta consunzione, taluno con orrende convulsioni universali. ,
      La Falcadina restò sempre limitata al solo vii» laggio di Falcade, perchè la paura, che dovunqna si diffuse, ha guarentito i paesi vicini.
      Attualmente ha in gran parte perduto della primiera ferocia, il numero degl' infetti va sempre diminuendole si vedono sani i più recenti germi delle famiglie anticamente infette,


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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