Sulla storia de' mali venerei di Domenico Thiene

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      i4osettuagenario, che da molti anni vi esercita anche la medicina, e che anzi egli solo quasi ehbe a trattare quel morbo, raccolse le seguenti notizie.
      Il Rizzi assicurò, che il primo malato da lui veduto era stato una donna già da trent' anni domiciliata in Pedefalcade, la quale dopo di aver girato per varie parli questuando, ripatriò infetta di rogna gallica con ulcere, e verruche alle pudende, e con dolori osteocopi • Il medesimo Rizzi si ricordava di aver guarito quella donna in un mese e mez^o di cura, con rimedj mercuriali.
      Molti vecchj di Falcade narrarono invece, che certo Giovanni Murer girovago accattone avendo acquistata in Tirolo la infezione da una sgualdrina cantoniera, che n' era poi morta nell' ospedale di Venezia, fu il primo che portò il male in quel villaggio, e che anzi il Murer comunicato avea il proprio male alla moglie.
      In seguito si è veduto il male passare in varie famiglie di Pedefalcade, dove tuttora sussiste, le quali erano tra loro riunite co' vincoli o di matrimonio, o di sangue, o di famigliarità.
      Dal Rizzi, e da molti di Falcade venne asserito, che tutti i primi infetti aveano rogna crassa, la quale altronde da parecchi anni si vedea quasi universale, come la si vede negli altri paesi di quella regione montana, e della superiore settentrionale dello Zoldo, e del Cadore.
      La infezione avea avuto luogo non solo negli adulti, dove potea supporsi un commercio carnale, ma


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Sulla storia de' mali venerei
Lettere
di Domenico Thiene
Missiaglia Editore
1823 pagine 303

   

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